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Un solo comune che raggruppi tutti quelli della Val Pellice

fusione dei comuni22-01-2016-18:02- Un solo comune  che raggruppi tutti quelli della Val Pellice. E’ questa la singolare proposta lanciata da un nuovo comitato che vorrebbe vedere uniti tutti i comuni. Il dibattito è aperto. Pubblichiamo il comunicato stampa inviato in redazione.

COMUNICATO STAMPA

 

L’11 dicembre con un emendamento alla Legge di Stabilità è stato approvato il raddoppio dei fondi statali a favore delle fusioni che si tramuta per la Val Pellice in cifre stimate intorno al 1,5 milioni di Euro all’anno per 10 anni da investire sul territorio.

Il 16 dicembre è stato presentato alla Camera una proposta di legge che prevede la fusione obbligatoria per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti

Non si può più far finta che non esista, la Fusione dei Comuni è una realtà che coinvolge, tra fase preparatoria e fase conclusiva, almeno il 7% dei Comuni italiani. Il governo sta insistendo molto su questo tema: la strada sembra ormai segnata.

La Corte dei Conti ha certificato che nel solo 2014 le fusioni hanno prodotto un risparmio di spesa di circa 10 milioni di euro a fronte di una maggior facilità e fruibilità dei servizi, maggior capacità contrattuale e razionalizzazione delle risorse.

Il nostro Comitato vuole stimolare una discussione sulla Fusione dei comuni in Val Pellice, proprio per capire se ciò che sembra essere il traguardo obbligatorio in un futuro molto prossimo, possa essere un’opportunità per il nostro territorio da cogliere al volo oggi.

AL CENTRO DI TUTTO devono essere messi i SERVIZI ai CITTADINI e la valorizzazione della nostra Valle, ed è in questo senso che deve essere valutata la proposta.

Le Amministrazioni Comunali oggi possono intraprendere 2 strade: alzare gli scudi come stanno facendo ANPCI e UNCEM cercando di fermare o ritardare il provvedimento, oppure governare il cambiamento e sfruttare al massimo i vantaggi dati dalla fusione.

I cambiamenti possano essere tali e avere successo solamente attraverso una condivisione di intenti tra cittadini e amministratori dove ognuno deve fare la propria parte; per questo i cittadini devono prendere coscienza della materia e poi, se d’accordo con la proposta, appoggiarla perché gli amministratori non possono e non devono essere lasciati soli.

Quello di cui si sta parlando è il futuro della nostra valle, non può essere lasciato nelle mani di pochi, dobbiamo decidere tutti insieme.

 

Comitato Insieme in UN Comune

 

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