C’era una volta un treno che portava studenti e lavoratori da Torre Pellice a Pinerolo. Quindi c’era una volta una linea ferroviaria che terminava nella capitale dei valdesi. Storie d’altri tempi, oggi ci sono solo una ferrovia abbandonata in via di smantellamento e una provinciale ingolfata di traffico, testimone evidente di un problema da risolvere.
Il come e il quando è il titolo di una lunga storia iniziata anni fa quando per l’ultima volta il capostazione ha alzato la paletta e si è acceso il semaforo verde.
Non si contano più gli incontri che ci sono stati negli anni per cercare una soluzione capace di mettere d’accordo pendolari, sindaci, ambientalisti. Ora il problema è tornato alla ribalta perché in silenzio sono cominciati i lavori di smantellamento della linea ferroviaria.
La posizione delle Regione è inequivocabile: la linea difficilmente potrà essere riattivata. Chiara anche la presa di posizione del Circolo Legambiente Val Pellice, che ha organizzato per questa sera (venerdì 8 maggio alle 21) un dibattito a distanza (sulla piattaforma meet.jit.si/TrenoinValPellice) e che in una locandina ricorda sia la proposta di Trenitalia che ipotizzava 12 coppie di corse al giorno fissando anche nel dicembre dello scorso anno la data della ripresa, sia i vantaggi che oggi, nella fase 2, il treno porterebbe in termini di distanziamento: un bus 15 posti un treno 80.
In questo momento di confronto emergono proposte, come una pista ciclabile o l’utilizzo del sedime ferroviario per far viaggiare dei mezzi elettrici.
Oggi arriva anche una nota stampa da parte dei sindaci dell’Unione del Pinerolese e del sindaco di Pinerolo, che non parteciperanno, nella quale si legge:
“Gent.me Associazioni,