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Buona domenica: nell’antico giardino del Palazzo degli Acaja

Palazzo Acaja Pinerolo04-12-2016 – 11:00 - Buona domenica: nell’antico giardino del Palazzo degli Acaja.

 

Inizia questa settimana una rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, vuole rileggere un avvenimento recente dando un attimo di respiro alla notizia, per approfondirla e riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.

 

Chissà quante volte da bambini ci siamo sentiti dire: “Ti devi accontentare di quello che hai. Non pretendere di avere quello che non ti possiamo dare”. Una massima forse di altri tempi, che stride con la “cultura” del tutto e subito, quella che conduce al devastante metodo del pagamento “con comode rate”.

Lo spunto arriva da una proposta tanto semplice nella sua attuazione quanto qualificante di Italia Nostra che, attenta alle sorti del Palazzo degli Acaja, con una rastrellata al prato, un sacco di semi di erba e qualche faro per illuminare i merli che tanto piacevano ad Edmondo De Amicis, offrirà ai pinerolesi una bella platea per gli eventi culturali.

Lunedì si è riaperto, solo per un sopralluogo, il vecchio portone del Palazzo degli Acaja, quasi sulla sommità della strada che porta al colle di San Maurizio. Varchi la soglia e ad ogni passo trovi l’altra faccia della medaglia perché, se da un lato l’edificio racconta una storia antica, dall’altro parla di inaccettabili interventi per adibire negli anni il palazzo a ospizio dei Catecumeni, ospedale e, a cavallo fra gli anni 80 e 90, a  casa di accoglienza per famiglie in crisi. E così accanto ad un loggiato, ad un porticato, alle colonne in mattoni trovi tramezzi che tagliano in due gli affreschi ancora leggibili sulle pareti. Brutti pavimenti di mattonelle di graniglia e lavabi in ceramica dozzinale.

Sempre la sezione pinerolese di Italia Nostra ha prodotto un video, che sta già girando sui social network, con l’ obiettivo di ricordare che esiste l’Art bonus, che permette a chi dona del denaro per sostenere un intervento culturale di beneficiare di uno sconto sulle tasse.

E se il Comune ha deciso di destinare 400 mila euro necessari per riparare il tetto e  mettere in sicurezza il palazzo degli Acaja,  per ritoccare quest’angolo della città  medioevale e regalare ai pinerolesi un giardino antico che ha come quinta teatrale i merli del palazzo, bastano pochi soldi e una buona idea.

Buona domenica.

ANTONIO GIAIMO

(Le telecamere di Come&Dove entrano nel palazzo degli Acaja. Intervista a Martino Laurenti, assessore alla cultura di Pinerolo.)

 

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