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Buona domenica a tre impiegati comunali che stanno aiutando un collega a Castelsantangelo sul Nera

CastelsantangeloNera (1)22-01-2017- 08:00 -  Siamo all’ottavo  appuntamento della  rubrica  della  Buona domenica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca  di  notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.

Porgere una mano ad un collega che non conosci ma che ha bisogno di aiuto. Fare la valigia per andare a lavorare nel minuscolo Comune di Castelsantangelo sul Nera, nella Marche, dove la terra continua a tremare. Un aiuto concreto per un Comune che ha la necessità di un supporto tecnico e amministrativo nelle numerose attività connesse al post-sisma. A Castelsantangelo sul Nera, sono centinaia le ordinanze di inagibilità. Troppe per un solo tecnico comunale, si sono detti Pietro De Vittorio, Franco Bocchetto, Loredana Giaime, tre colleghi del Comune di Pinerolo che hanno professionalità differenti, un architetto, un ingegnere e un geometra, ma sicuramente una buona capacità di lavorare in squadra e soprattutto una grande voglia di mettersi a disposizione di una popolazione piegata da un evento che ha cancellato famiglie, seminato dolore e polverizzato le case. A Castelsantangelo sul Nera vanno fatti elenchi e redatti atti per consentire ai cittadini di ottenere i contributi a cui hanno diritto. Il Comune di Pinerolo è tra le oltre 750 amministrazioni di tutta Italia che hanno aderito alla chiamata nazionale per dare aiuto ai centri di Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria.

impiegati di pinerolo nella marche

Riceviamo e pubblichiamo una pagina di quello che è il diario della loro missione:  “Siamo arrivati domenica 15, più o meno in contemporanea con la perturbazione che in quattro giorni ha scaricato oltre un metro di neve, creando notevoli problemi logistici, anche negli spostamenti. Purtroppo mercoledì 18, nel giro di quattro ore, si sono verificate quattro forti scosse, tutte sopra il quinto grado Richter, che hanno risvegliato “la preoccupazione”, dopo settimane di relativa tranquillità.

Ciò che più ci ha colpito, al nostro arrivo, è stata la sensazione di vuoto totale. L’intero paese è stato evacuato; resistono solo alcuni allevatori che ancora stanno accudendo il loro bestiame. Il paese si trova all’interno della zona rossa, in cui non si può entrare né tantomeno abitare e gli stessi uffici comunali ora sono in un container. A primo impatto ci si chiede se il paese potrà tornare in vita. Questa mattina, venerdì 21 gennaio, però, i cittadini e gli amministratori si sono incontrati, per parlare di problemi pratici e del posizionamento delle casette in legno, segno che il lavoro per ricostruire è già partito.”

Antonio Giaimo

Buona domenica

Per segnalare le notizie per la rubrica buona domenica scrivere a redazione@comeedove.it

 

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