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Buona domenica: a chi permette di riempire un carrello della spesa con dignità

emporioBuona domenica: a chi permette di riempire un carrello della spesa con dignità.

Secondo appuntamento con la  rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca di notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.

 

11-12-2016- 09:57 - In via del Pino, nel centro storico di Pinerolo, esiste un presidio dove dignità e generosità si incontrano tutti i giorni. Assomiglia ad un minimarket come tanti altri, scaffali per la merce, carrelli della spesa e alla fine il bancone della cassa, ma la cassa non c’è.

Qui è tutto diverso, sotto ai prodotti non c’è indicato il prezzo ma dei punti, e quando arrivi al fondo dove solitamente si paga non trovi la cassa, ovvio perché chi viene qui per fare la spesa i soldi per pagare non li ha. Salda il suo debito mostrando una tessera dalla quale vengono detratti i punti per la spesa appena fatta. Si chiama Emporio Solidale “Una goccia”, è una collaudata iniziativa che vede insieme chiesa cattolica e valdese supportate dalla Caritas. A rifornire gli scaffali arrivano prodotti donati dalla grande distribuzione, altri sono acquistati grazie ai contributi che mensilmente vengono versati da importanti aziende del territorio. Ma la cordata di solidarietà si allunga, anche i privati possono fare delle donazioni per dare la possibilità di riempire un carrello della spesa a chi non potrebbe portare nulla a tavola. E tutto questo avviene con grande discrezione. Non è più come un volta, quando settimanalmente veniva assegnata una borsa della spesa dove altri avevano deciso cosa donarti. Certo, davano un supporto materiale, ma il prezzo per chi chiedeva era quello di mortificare la dignità.

Oggi all’Emporio Solidale il carrello della spesa viene riempito con dignità. E poi c’è il valore aggiunto che un bel gruppo di volontari offrono per far funzionare questo emporio: a scaricare il pane appena arrivato trovi un dirigente dell’Asl in pensione, alla postazione della “cassa” l’insegnante e fra gli scaffali a consigliare su come riempire il carrello, 33 punti per l’olio, 8 per la pasta, 6 per il tonno, trovi gli studenti universitari. Una cordata di volti noti e meno noti di Pinerolo, che hanno deciso di donare un poco del loro tempo per aiutare chi è in difficoltà. “Sono 330 i nuclei familiari che stiamo assistendo – dice Mario Bert del Centro di Ascolto e coordinatore dell’Emporio – a noi si rivolgono sia stranieri sia italiani, a volte anche persone separate che non riescono ad andare avanti”. Non sono volti sempre uguali, perché ogni tanto qualcuno ce la fa e per lui l’Emporio Solidale è solo il ricordo di un aiuto che ha ricevuto senza perdere la dignità.

Buona Domenica

Antonio Giaimo

Le buone notizie possono essere segnalate mandano una mail a: redazione@comeedove.it

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