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Il Ministro Severino contraddice se stesso, e viola (disapplica) i principi della legge delega

Il Ministro Severino contraddice se stesso, e viola (disapplica) i principi della legge delega

Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo di revisione giudiziaria ha confermato la soppressione del Tribunale e della Procura della Repubblica di Pinerolo (attualmente quarto ufficio giudiziario del Piemonte per popolazione).

L’ANM di Pinerolo rileva che tale scelta appare in palese contrasto con i principi direttivi della legge delega (e dunque con l’art. 76 della Costituzione): in particolare con l’art. 1 comma 2 lett. b) che prevedeva la necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane; e con la lett. e), che indicava come prioritaria linea di intervento [nell'attuazione di quanto previsto anche dalla lett. b)], il riequilibrio delle attuali competenze territoriali, demografiche e funzionali tra uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni. Proprio alla luce di tali principi, tutti gli organi consultivi che si sono pronunciati nel merito (tra gli altri commissioni giustizia di camera e di senato, consiglio giudiziario della Corte di appello di Torino in data 16 luglio 2012: Pinerolo è stato l’unico ufficio giudiziario del Piemonte per il quale è stato espresso, testualmente, parere contrario alla soppressione in quanto contraria ai criteri informatori della legge delega), avevano evidenziato la contrarietà alla legge delega della scelta di sopprimere Pinerolo. Ma addirittura anche la relazione ministeriale al decreto legislativo (art. 1.4 le grandi aree metropolitane) conferma tale impostazione. Il Ministro della Giustizia prof. avv. Paola SEVERINO scrive infatti testualmente: “la necessità prioritaria in tutte le grande aree metropolitane è senza dubbio quella di decongestionamento dei carichi. Tale obiettivo, in ottemperanza a quanto specificamente indicato nella legge delega (art. 1 comma 2 lett. B: razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane) è stato perseguito attraverso tre fondamentali scelte operative: a) impedire accorpamenti di tribunali subprovinciali alle 5 grandi aree metropolitane (Roma, Napoli, Milano, Torino e Palermo) b) favorire, ove possibile e ragionevole, l’accorpamento di territori delle sezioni distaccate metropolitane ai tribunali limitrofi”. Perché allora è stata prevista la soppressione di Pinerolo (tribunale sub metropolitano della provincia di Torino e attualmente quarto tribunale del Piemonte) con accorpamento al tribunale metropolitano di Torino? Perché non è stata previsto l’accorpamento a Pinerolo di territori di sezioni distaccate di Torino (anche tenendo conto di una favorevole edilizia giudiziaria, alla luce dell’ampliamento in corso del palazzo di giustizia di Pinerolo in parte finanziato, per € 774.000, dallo stesso Ministero di Giustizia)? Appare gravissimo che il Ministro ed il Governo abbiano richiamato un principio imposto dalla legge delega per poi violarlo e ignorarlo. L’ANM di Pinerolo invita il Ministro, il Governo ed il Parlamento all’emanazione urgente di un decreto legislativo correttivo con ripristino degli uffici giudiziari di Pinerolo illegittimamente soppressi.

l’ANM Pinerolo

il pres. Alberto Giannone

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