I carabinieri di Perrero hanno dato un nome e un cognome al cacciatore che aveva ucciso Argo e Fiamma. Trattandosi di una denuncia a piede libero i dati completi non sono stati per il momento divulgati. Chiusa l’inchiesta per lo sconcertante episodio avvenuto sabato 11 dicembre, quando un cacciatore impegnato in una battuta al cervo aveva deliberatamente ucciso i due cani del rifugio del Lago Verde. I carabinieri di Perrero l’hanno denunciato per avere violato l’articolo 544 bis che prevede una condanna da 4 mesi a due anni di reclusione. A sparare i due colpi mortali, a distanza ravvicinata, nei boschi di Perrero era stato un operaio di 56 anni abitante in val Chisone che ora dovrà spiegare davanti al giudice il motivo di questo gesto.
E sul comportamento di questo cacciatore il mondo venatorio prende le distanze
Afferma Alessandro Bassignana, fondatore del blog il Nuovo Cacciatore Piemontese : ” Non sappiamo chi sia questo cacciatore, ma nemmeno ci interessa saperlo, piuttosto ci auguriamo che questo collega sappia giustificare l’assurdità di un gesto che rischia di compromettere l’immagine della nostra categoria. La nostra pagina, e ci auguriamo tutto il resto del mondo venatorio, condanna l’episodio, ribadendo come l’avere a disposizione un’arma imponga sempre la massima prudenza nell’uso della medesima. Altro non vogliamo aggiungere, in attesa che le indagini facciano chiarezza sullo sconcertante episodio”.