05-02-2017- 08:00 – A Pinerolo Viorica porta pane e fratellanza
Con una pagina rivolta alla riconoscenza siamo al decimo appuntamento con la rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca di notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.
Quando ha dovuto lasciare il suo paese, la Romania, la giovane donna, la chiameremo Viorica, ha portato con sé poche cose e per affrontare il viaggio in quel grande borsone che racchiudeva i suoi ricordi ha messo anche una pagnotta. Arrivata a Pinerolo aveva bisogno di tutto, ha bussato alla Caritas e lì ha trovato accoglienza e calore umano. Ha passato anni difficili, poi la ruota della vita le ha riservato giorni migliori, ma Viorica, che a Pinerolo si è integrata non ha dimenticato chi l’ha aiutata, chi non l’ha fatta sentire una straniera e ora collabora con l’Emporio solidale di via del Pino, crocevia di religioni diverse e ogni settimana dedica un poco del suo tempo per andare nelle panetterie e raccogliere il pane avanzato. Sorride e ringrazia a chi le ha messo il pane da parte, quello non venduto e mentre torna verso l’Emporio solidale sa che quel semplice gesto servirà ad un mamma per portare il pane a tavola.
Un cibo a cui tutte le religioni hanno sempre attribuito un grande valore sacro. Nella chiesa cattolica il pane consacrato, l’ostia, viene dato ai fedeli durante la comunione. Per i cristiani è simbolo di ospitalità, condivisione, amicizia. Per gli ebrei il pane ha un significato che riconduce a quando, guidati da Mosè, fuggirono dall’Egitto per andare verso la Terra Santa e nel lungo il viaggio non avendo avuto tempo di far lievitare il pane mangiarono focacce azzime. Gli ortodossi durante la comunione distribuiscono il pane. Nell’Islamismo il pane è un dono di Dio e nelle scritture del Corano si ricorda la parola di Allah quando invita ad avere una cura particolare nei confronti del pane. Non si butta, non si getta per terra. Il pane d’orzo è stato l’alimento del profeta.
Tutto questo Viorica lo fa senza farsi ispirare da libri sacri, agisce col cuore quando bussa alle porte delle panetterie e dei bar. In questo modo lei vuole onorare quello debito di riconoscenza verso una comunità che l’ha aiutata. Ed il pane viene anche ricordato da Primo Levi nella poesia “Se questo è un uomo”:
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no”
Buona domenica
Antonio Giaimo
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