21-05-2017- 08:00 - Con una pagina dedicata alla “10 mila degli Acaja” siamo al 24°appuntamento con la rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca di notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura
Nelle prime file sulla linea di partenza pronti al via gli atleti. Per loro i 10 chilometri da percorrere di corsa sono un allenamento e neanche di quelli troppo impegnativi e poi, mano a mano che si passa alle retrovie, cambiano le ambizioni, ma non i principi di base: “Muoversi non può che fare del bene”. E quindi ben venga questa corsa podistica non competitiva, alla quale si può partecipare anche con il nostro amico a 4 zampe.
Insomma, una camminata aperta a tutti che si addentra nelle vie del centro storico di Pinerolo. I partecipanti, e parliamo di oltre 1300 pettorali, hanno aderito alla collaudata iniziativa, siamo alla sesta edizione, promossa dal Lions Club Pinerolo Acaja, per dare il loro contributo ad una campagna di solidarietà lanciata dal Comune di Pinerolo. I fondi raccolti con le iscrizioni sono infatti stati devoluti a sostenere il progetto “Accendi una luce per chi non può”. Il denaro servirà per scongiurare ad un famiglia lo sfratto, per pagare qualche canone in più. Un aiuto concreto per evitare che alla porta bussi l’ufficiale giudiziario.
E con questo obiettivo comune partecipare alla manifestazione podistica dona la forza, quella che fa muovere la gambe all’atleta, ma anche quelle di chi sportivo non lo è mai stato, anzi magari lo mette di male umore solo l’idea di raccogliere da terra il giornale che gli è scivolato di mano quando si è assopito sulla poltrona. Ebbene, anche lui ora indossa con fierezza il suo pettorale.
E poi attraversare le vie antiche di Pinerolo, che sia di corsa o solo passeggiando, certamente fa del bene allo spirito. E non è mancato il pubblico: qualcuno è sceso in strada per vedere meglio, altri si sono affacciati dai balconi. Anche se questa non è una blasonata maratona, è pur sempre un bell’evento dove all’arrivo non esiste uno scalino del podio più alto, ma certamente deve essere molto ampio perché accoglie i 1300 partecipanti che ne hanno decretato il successo. E sullo stesso scalino, accanto a chi ha corso o passeggiato, bisogna stringersi per fare posto a tutti i volontari, loro sì hanno corso per giorni per assicurare il successo della “10 mila degli Acaja”.
Buona domenica
Antonio Giaimo
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