28-05-2017- 08:00 - Con una pagina dedicata all’ Annovati siamo al 25°appuntamento con la rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca di notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura
A Frossasco la storica fabbrica di pannelli truciolari, un tempo della famiglia Annovati, potrà tornare a produrre. I cancelli si erano chiusi nel luglio del 2014 quando l’azienda, acquistata dal gruppo Trombini, aveva dovuto portare i libri in tribunale. Oltre 150 dipendenti licenziati e una sentenza di fallimento. Si era chiusa nel peggiore dei modi una pagina di lavoro e di lotte sindacali e dire che un tempo essere un dipendente dell’Annovati era un motivo d’orgoglio. Sono poi arrivati gli anni difficili e la crisi del mobile. Ora un’importante società turca, la Kastamonu, ha rilevato dal fallimento tutte le aziende del gruppo Trombini, quelle di Ferrara e Ravenna e quelle di Frossasco e Luserna. In settimana i vertici di questa società saranno ricevuti in Città Metropolitana e lì presenteranno i loro progetti, il nuovo piano industriale, si ipotizzano 60 assunzioni, ma si vedrà. Un buona notizia certamente per un territorio martoriato dalla crisi, che chiude fabbriche e lascia i lavoratori a casa. Ma dallo stesso territorio arriva un monito: ben venga il lavoro, l’occupazione, ma il tutto dovrà avvenire nel rispetto di quelle regole che impongono la massima sicurezza per la salute. A Frossasco i movimenti ambientalisti avevano attentamente vigilato sui rischi che erano legati alla produzione e oggi i membri di quei comitati promettono di continuare a controllare nell’interesse di tutti: lavoratori e residenti.
Buona domenica
Antonio Giaimo
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