17-02-2016-19:05- M5S: “A Pinerolo mai più un mostro come il pipistrello”. Continua a far discutere la grande opera incompiuta, chiamata il pipistrello, che sorge all’ingresso di Pinerolo. Dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di stralciarla da piano del commercio, dove era stato previsto un cambio di destinazione da area produttiva a commerciale, il M5S punta il dito sulle scelte passate che hanno permesso la nascita di strutture di questo tipo. Quindi s’impegna a varare norme, se otterranno voti sufficienti per amministrare la città, per evitare gli errori del passato.
Riceviamo e pubblichiamo il loro comunicato stampa
“Si… ma se tu fossi il Sindaco di Pinerolo, del Pipistrello, cosa ne faresti?”
Il Movimento 5 Stelle di Pinerolo, in questi anni di Consiglio Comunale, ha imparato che spesso ciò che suggerisce “la pancia” non è percorribile. Ed a volte neppure opportuno.
La pancia di fronte ad un mostro architettonico alle porte di Pinerolo, che mai avrebbe dovuto sorgere, impone una sola soluzione: l’abbattimento. Ma consapevoli del fatto che, in assenza di abuso edilizio, non si può ricorrere all’abbattimento, la primissima esigenza a cui rispondere è impedire per il futuro il sorgere di nuovi casi simili. Il nostro programma elettorale contiene una serie di regole urbanistiche precise che rispondono a questa esigenza, corroborate dal fatto che il Movimento non ha lobbies a cui rispondere.
Ma LA questione con la quale abbiamo aperto rimane irrisolta. Premesso che, nel caso il voto di giugno fosse a noi favorevole, questa spiacevole eredità potrà essere esaminata col supporto degli uffici comunali, le risposte che ci siamo dati sono molteplici ed articolate.
Ipotizzando di non cedere al ricatto di concedere la modifica d’uso (non mi passi l’area da artigianale a commerciale? Ed allora ti lascio l’edificio incompiuto!) si potrebbe imporre la mitigatura del fabbricato non concluso con teloni neutri o disegnati e circondandolo con una fascia alberata. Oppure si potrebbe ipotizzare l’utilizzo di leve fiscali che rendano sconveniente la prosecuzione del cantiere.
Rimane sul campo anche l’ipotesi maldestramente percorsa (e precipitosamente ritirata) dalla Giunta attuale di concedere l’utilizzo commerciale con pagamento di parte del surplus fondiario ottenuto al comune.
E’ evidente che questa ipotesi deve essere inserita in una valutazione attenta delle conseguenze che riguardano non solo il commercio, ma anche i trasporti, la politica occupazionale, la politica industriale. Ma il punto cardinale che noi metteremmo in atto è la partecipazione attiva dei cittadini. In questo caso della parte più esposta ad una possibile apertura alla grande distribuzione: i piccoli commercianti. Sarebbero loro a contribuire a far prendere all’Amministrazione una decisione, consapevoli dei benefici ma anche dei relativi costi.
Il Movimento 5 Stelle ora è cresciuto ed è pronto a governare, ed in questo processo il “Pipistrello” ha fornito una sfidante palestra.