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La Cgil vince anche in appello la causa contro due agricoltori di Macello che avevano maltrattato un mungitore indiano

guruseb-singhCi sono storie fatte di lavoro e di fatica. Poi ce ne altre che narrano oltre al lavoro e alla fatica anche umiliazioni e maltrattamenti. Spesso non vengono a galla, rimangono impantanate nello stesso fango dove affondano gli stivali di chi lavora. Fango e freddo e per casa una scatola di ferro. Un vecchio container abusivo messo a dieci metri dalla stalla dove Guruseb Singh, un mungitore indiano di 27 anni, lavorava 12 ore al giorno per mandare i soldi alla sua famiglia. Siamo a Macello nell’azienda agricola dei fratelli Livio e Valter Rol. I rapporti sono tesi, difficili, tant’è vero che i sui datori di lavoro l’ostacolano anche quando chiede di poter andare in Questura a ritirare il permesso di soggiorno. E quando i toni bruschi dei sui datori di lavoro non bastano, allora alzano il tiro, si passa ai maltrattamenti. “Sono stato colpito con una chiave inglese” dirà ai giudici il mungitore. La prima sentenza condanna i due agricoltori ad un anno. Oggi (venerdì 4 maggio) arriva la seconda in appello che conferma la condanna. Esulta il sindacato, dice Fedele Madarano della Cgil: “ Noi nelle storie andiamo sino in fondo”. Sorride Guruseb Singh, il mungitore indiano che con la sua storia aveva commosso il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

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