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La Cgil denuncia gravi comportamenti nei confronti di un bracciante indiano

image7-10-2015- 5:56- La Cgil  di Pinerolo denuncia gravi comportamenti nei confronti di un bracciante agricolo indiano. La vicenda, che ė oggetto di un esposto già depositato alla Procura della Republica di Torino  e di una segnalazione allo Spresal (gli ispettori del lavoro), si ė svolta in una azienda agricola di Macello. Qui dal marzo dello scorso anno lavorava, senza praticamente riposo,  un giovane indiano addetto alla mungitura di 120 mucche e alla pulizia della stalla. Oltre ai ritmi di lavoro massacranti il bracciante era stato alloggiato in un container collocato davanti alla stalla, freddo in inverno e caldo in estate, come bagno doveva usare quello della stalla. Ma i rapporti di lavoro  sono degenerati la scorsa settimana quando al giovane non era stata concessa l’autorizzazione ad andare a Torino alla questura per ritirare il suo permesso di soggiorno. Anzi, stando alla denuncia del giovane indiano,  i suoi datori di lavoro gli avrebbero chiesto di firmare dei fogli in bianco. Si è rifiutato,   temendo che potessero essere utilizzati contro di lui. Da qui la reazione brusca dei suoi datori lavoro che, stando a quanto denunciato dal sindacato,  l’avrebbero anche malmenato. Aspetto questo da chiarire da una eventuale inchiesta, infatti il certificato medico del pronto soccorso non ha evidenziato lesioni. Rimane per Fedele Mandarano, responsabile  della Camera del lavoro di Pinerolo, una vicenda gravissima  non accettabile e che dovrà essere chiarita nelle sedi competenti. I titolari dell’azienda agricola respingono tutte le accuse e affermano che si tratta solo di una vertenza di lavoro privata e non di interesse pubblico. L’ultima parola spetta però al giudice.

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