Con un’articolata lettera inviata al ministro Giovannini numerose realtà presenti sul territorio e fra queste Legambiente evidenziano una serie di criticità come quelle legate alla linea Pinerolo- Torre Pellice.
Un documento che ben rappresenta la volontà di recuperare la ferrovia
«Sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni. Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».
In un altro passaggio del documento si legge
“Le Amministrazioni regionali che si sono succedute dal 2012 ad oggi non hanno mai fornito oggettive motivazioni per la sospensione delle linee, salvo fare riferimento in modo generico ad una scarsa utenza, a problemi di bilancio e alla carenza di trasferimenti ministeriali per il servizio su ferro.
Esempio eclatante di questa politica poco lungimirante e anacronistica è quanto sta accadendo per la linea elettrificata Pinerolo -Torre Pellice, sospesa nel 2012 e la cui riattivazione, prevista per il 2019, non ha avuto seguito. Il ripristino del servizio in questione rientra nel contratto stipulato dalla Regione Piemonte con Trenitalia nel 2020, al termine di una lunga e complessa procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino (SFM).”
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