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Roure, val Chisone la nebbia ostacola le ricerche del giovane disperso. Chiarito il mistero del cellulare

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La visibilità in val Chisone è scarsa, in certi momenti è di soli 8 metri, e questo ostacola il lavoro per le squadre che operano da terra per  trovare Giuseppe Salvi, un giovane torinese la cui auto , una panda beige – oro, è stata trovata in località Pra Catinat, poco lontano dal rifugio Selleries. Questa mattina (lunedì 16 ottobre) i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno nuovamente battuto la zona dopo che per il buio erano stati costretti a interrompere le ricerche domenica sera.

Un elicottero dei Vigili del Fuoco ha trasportato in quota squadre miste per continuare le attività via terra perché le condizioni meteo non consentivano il sorvolo della zona. Sono coinvolti nelle operazioni anche i carabinieri e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Sono stati battuti i sentieri che arrivano sino alle cime del Monte Orsiera e del Monte Cristalliera. Nelle operazioni è stata anche impiegata un’unità cinofila molecolare che partendo dall’autovettura del giovane avrebbe indicato una pista olfattiva che conduce nella zona del Monte Orsiera.

La sorella di Giuseppe già domenica aveva pubblicato dei post sui social  nella speranza che qualcuno potesse aver incontrato il fratello.

E intanto è stato chiarito il mistero legato al fatto che il cellulare del giovane escursionista avesse agganciato verso le 23 un ripetitore nella zona di Villafranca Piemonte: il telefono in automatico aggancia dei ponti radio per le comunicazioni dati e quindi non in fonia. Essendo il telefono in alta montagna a random si collega con diversi ripetitori alcuni infatti erano anche in provincia di Cuneo.

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