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VIDEO | Intervista al giudice Elvio Fassone

Se si prova a  cercare un filo capace di unire un giudice che emette un verdetto di condanna a vita ad un mafioso, questo lo si trova in quelle 1300 lettere che si sono spediti Elvio Fassone, magistrato pinerolese che è stato presidente della Corte d’Assise di Torino, e Salvatore, nome di fantasia,  che il magistrato aveva condannato all’ ergastolo per  una serie di omicidi. “ Caro presidente. Caro Salvatore” Adesso quei rapporti epistolari, ricchi di umanità, sofferenza e speranza, sono diventati un libro: “Fine pena: ora”.

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