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Buona domenica a Torre Pellice perchè crede nel sistema bibliotecario e  investe in libri 10 volte più di Torino

sala lettura05-03-2017- 10:10 – Con una pagina rivolta alla biblioteca di Torre Pellice,  siamo al 14°appuntamento con la  rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca  di  notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.

In tutta Italia le biblioteche stanno vivendo un periodo di crisi, si stima un calo degli iscritti che sfiora il 15% della popolazione. A Torre Pellice si va controcorrente, qui  invece l’indice sale al 25%. Sono 2.427 gli iscritti, fra residenti e non residenti. Certo, si può fare di più se guardiamo al resto dell’Europa, dove i lettori sono il 35%.

Nel fulcro del mondo valdese si è sempre investito sulla lettura. I numeri raccontano che a Torino nel 2016 su un milione di abitanti si sono destinati  solo 85.000 euro per la biblioteca, a Torre Pellice nello stesso anno su 4.553 abitanti 3.800 euro, il che significa 0,83 contro 0,085 di Torino e dire che nella capitale sabauda nel 2009 erano stati stanziati un milione d’euro, uno per ogni abitante.

 “ A Torre Pellice la nostra biblioteca è un polo d’aggregazione- dice il sindaco Marco Cogno, che ha appena celebrato i 20 anni della “Carlo Levi”- qui si viene per leggere i giornali, prendere i libri ma anche per utilizzare tablet e computer. Un modello 2.0 di biblioteca, che con la sua appendice “ La biblioteca delle Resistenze”, racchiude un patrimonio storico culturale apprezzato non solo dai torresi ma anche da chi ha individuato questa biblioteca come punto di riferimento”.

Aggiunge Alessandra Quaglia, la bibliotecaria: “ Crediamo che questo sia un luogo d’incontro, dove bere un caffè o un tè,  usare Internet per iscrivere il figlio a scuola o venire con i propri bambini per ascoltare uno dei racconti letti per loro”.   Il tutto avviene nel rispetto del  Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche, che ricorda che i servizi devono essere forniti sulla base dell’eguaglianza di accesso,  per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. La “Carlo Levi” è un bene di tutti, che da tutti deve essere sostenuto.

 Buona domenica

Antonio Giaimo

 

Per segnalare le storie per la rubrica della Buona domenica  scrivere a redazione@comeedove.it

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