WEB TV & Comunicazione

Roletto, la fabbrica di vernici spray ripartirà solo se i tempi saranno brevi.

incendioNon ha alcuno dubbio Paolo Barberis, amministratore delegato della CiaTechnima Sud Europa l’azienda di vernici spray di Roletto, danneggiata l’11 giugno da un incendio,  che oggi dichiara in un’intervista su La Stampa: “E nostra intenzione riaprire ma perché questo avvenga serviranno tempi non più lunghi di un anno”. E subito aggiunge: “Certamente anche l’assicurazione dovrà coprire il danno in tempi molto brevi”.

Una prima stima ipotizza danni per 9 milioni, ma i conti sono ancora da fare con precisione.

L’azienda aveva messo in atto un piano di rilancio con ricadute sull’occupazione: “dai 3 milioni di euro di fatturato e 13 dipendenti, siamo passati a 10 milioni con 40 dipendenti- precisa Barberis-e lavoravamo per mettere a punto la fusione con una azienda che abbiamo vicino a Milano che avrebbe portato il fatturato a 28 milioni, portando qui la sede”

Ma per il momento vivono ore di preoccupazione gli agricoltori della zona che non possono né pensare al raccolto e neanche effettuare lavorazioni nei campi. La sindaca di Roletto, Cristiana Storello, ha emesso un’ordinanza che vieta infatti qualunque attività e mette in guardia anche dal consumo degli ortaggi coltivati negli orti privati più vicini all’azienda. Si temono inquinamenti del terreno e delle colture a causa della ricaduta di sostanze inquinanti e uno dei tetti della fabbrica era in amianto. Si attendono ancora gli esiti delle analisi che l’Asl dovrà consegnare all’Arpa.

Comprendo le preoccupazioni degli agricoltori- dice la sindaca- ma sino a quando non ricevo l’esito delle analisi non posso revocare l’ordinanza”.

Sul piano dell’inchiesta il fascicolo è sul tavolo sul tavolo del sostituto procuratore Barbara Badellino che fa parte del gruppo di magistrati specializzato nella tutela degli ambienti di lavoro, dei consumatori e dei malati.

Siamo alle indagini preliminari- dice l’avvocato dell’azienda Stefano Tizzani- si stanno accertando con i Vigili del fuoco e con lo Spresal eventuali responsabilità e cause». Nessun nome è finito nel registro degli indagati.

Ma a Roletto è stata aperta una petizione che si basa su tre punti: L’accertamento di responsabilità civile, penale e amministrativa in capo a chi aveva l’obbligo di controllare le procedure di sicurezza, l’eventuale revoca dei permessi di produzione, che hanno di recente consentito l’ampliamento dell’azienda e la valutazione di una chiusura della CIA in quanto incompatibile con il numero di abitazioni civili presenti nell’ambiente circostante che è vincolato dal piano paesaggistico.

Certamente l’incendio poteva avere conseguenze ben più gravi se il fuoco fosse arrivato ai due bomboloni di gas e che si trovano all’esterno – dice l’avvocato Diego Comba- primo firmatario di una petizione – sarebbe stata una tragedia. Non capisco come in una zona agricola al confine con un piano paesaggistico della collina possa essere stata insediata una fabbrica ad alto rischio ambientale catalogata come Seveso 2”.

 

Radar degli eventi

Non ci sono eventi imminenti

Chiudi
Please support the site
By clicking any of these buttons you help our site to get better

Versione mobile