Certamente Franco Rivoiro, che per sei anni ha indossato i panni delle celebre maschera piemontese, ha molti ricordi lieti e altrettanti ne hanno i pinerolesi, sia gli adulti sia i bambini. Fra i momenti unici e indimenticabili c’è stata la discesa dal campanile del Duomo, quando un folla è rimasta per alcuni minuti con il naso all’insù mentre Gianduja, accompagnato da due uomini del soccorso alpino, è sceso verso terra. Ma insieme a questo momento pubblico condiviso da molti, ci sono tante emozioni che Franco Rivoiro conserva nel suo cuore. I sorrisi dei bambini che ha incontrato negli asili ma anche in ospedale e gli occhi lucidi degli anziani a cui ha stretto la mano nelle case di riposo. Ha assolto con entusiasmo al suo compito, ora per motivi personali ha riconsegnato alla Pro Pinerolo, che è riconoscente per quello che ha fatto, il cappello a tricorno.
Chi sarà il suo successore? “ E’ un segreto – dice Roberto Inoli, presidente della Pro Pinerolo – e un pò come avviene per la Maschera di Ferro, lo si scoprirà solo ad inizio Carnevale”.