Si avvicina il momento della raccolta della frutta e le aziende agricole hanno bisogno di trovare manodopera, ma le restrizioni imposte dal decreto emesso per contrastare l’epidemia del coronavirus oggi impone nuove regole.Sulla vicenda i sindacati confederali indicano la strada da seguire e dopo una confronto al loro interno hanno diffuso questo comunicato
COMUNICATO STAMPA
Da parte delle associazioni di rappresentanza del settore agricolo è stato lanciato l’allarme relativo alla difficoltà di reperire manodopera stagionale, FLAI-CGIL FAI-CISL UILA-UIL congiuntamente alle rispettive Confederazioni condividono la preoccupazione ma non condividono la ricetta proposta .
Il momento di grave difficoltà che sta attraversando il nostro Paese richiede la capacità di costruire risposte in grado di conciliare i bisogni di tutti i soggetti interessati. È pertanto necessario affrontare l’emergenza di manodopera con lungimiranza e senso di responsabilità, evitando facili scorciatoie che hanno come conseguenza quella di privare i lavoratori delle loro tutele contrattuali.
In questi momenti vanno individuate soluzioni innovative senza dimenticare gli strumenti che abbiamo a disposizione. Lo strumento a disposizione è il Protocollo di Intesa Regionale, del marzo 2019 per la “PROMOZIONE DEL LAVORO REGOLARE IN AGRICOLTURA, FACILITARE L’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO STAGIONALE E
DARE SOLUZIONI AI PROBLEMI DI TRASPORTO DEI LAVORATORI”.
Per questo chiediamo l’intervento del Centro per l’impiego Territoriale in raccordo con l’ente bilaterale agricolo (composto dai rappresentanti sia delle aziende che dei lavoratori), per un percorso dedicato che possa facilitare la domanda e offerta del territorio garantendo salute e sicurezza, regolarità contrattuale. L’ente bilaterale agricolo è in possesso di tutte le competenze e le conoscenze utili per fronteggiare queste situazioni emergenziali.
Il percorso proposto è altresì finalizzato ad evitare situazioni di irregolarità o illegalità
come l’intermediazione irregolare di manodopera, lavoro irregolare o peggio ancora situazioni di caporalato.
Nel percorso potrebbero essere coinvolte anche le agenzie di somministrazione individuando e attingendo dagli elenchi lavoratori, solitamente impiegati altri settori, eventualmente interessati ad essere ricollocati, anche temporaneamente, nel settore agricolo allargando l’offerta anche a chi, in conseguenza del momento, si trova in difficoltà
economica. La stagione della raccolta si sta avvicinando, pensiamo pertanto sia utile individuare percorsi e soluzioni che, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, siano
in grado di evitare che l’emergenza sfoci in situazioni non più
recuperabili.
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