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Ora che sarà una società Romana a gestire i musei civici di Pinerolo, quale futuro si prospetta?

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Il 2021 segna un passaggio epocale nella gestione dei musei civici di Pinerolo che in applicazione ad un bando europeo non saranno più seguiti dalle associazioni che, non solo oltre 40 anni fa li avevano ideati, per mezzo secolo li hanno gestiti.

Un passaggio obbligato quello del bando- ha sottolineato l’assessore alla cultura del Comune di Pinerolo, Martino Laurenti, legato al contributo che ogni anno destiniamo alla gestione dei musei”.E aggiunge: “So che per i Musei Civici è un cambiamento significativo. L’impegno dell’Amministrazione Comunale è di governare questo passaggio nel modo migliore, a vantaggio delle collezioni civiche e della loro fruizione da parte della Città e non solo. Ogni porta che si chiude apre nuove strade: sono convinto che questo passaggio possa offrire nuove e importanti opportunità. I prossimi cinque anni saranno cruciali per valutarne gli effetti”. E certamente sulla questione se ne parlerà ancora a lungo in città.

I primi a prendere la parola sono state le associazioni che in un articolato comunicato stampa affermano:

Il Consorzio Vittone, Consorzio Enti Museali e Culturali di Pinerolo, e le Associazioni Museali che lo costituiscono, AMARTE 1999, Associazione Naturalistica Pinerolese, Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese, CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, visto l’esito della Gara Europea per l’appalto dei servizi museali indetto dall’Amministrazione Comunale di Pinerolo, intendono portare a conoscenza degli organi di stampa, dei media e della cittadinanza tutta alcune considerazioni.

A partire dalla fine dell’anno 2019 e in seguito nei primi mesi del 2020, in previsione della scadenza delle i vigenti, fissata al il 31.12.2020, abbiamo più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale a un aperto confronto per valutare l’opportunità di indire un bando europeo per le gestione dei servizi museali, come dall’Amministrazione stessa deciso, piuttosto che seguire altri percorsi, più consoni alla realtà pinerolese.

Abbiamo fatto presente, con lettere ufficiali rimaste senza riscontro, che, anche per non correre il rischio che l’ingresso di soggetti estranei alla realtà locale (come tale intendendosi non solo la città di Pinerolo, ma tutto il territorio che ad essa fa riferimento o è collegato, come ad esempio la Val Susa, la Val Sangone e il Saluzzese ed addirittura l’intera Regione) potessero disperdere o vanificare le energie e il lavoro profusi dagli anni sessanta del secolo scorso da coloro che (persone od istituzioni) a titolo volontario hanno creato, implementato e gestito le realtà costituite dai Musei Civici pinerolesi. Abbiamo sostenuto che era necessario valutare seriamente se non fosse conveniente in primis procedere a un rinnovo delle i, ovvero creare un vero e proprio sistema museale come previsto dalla legislazione della Regione Piemonte, con cui stipulare una nuova e apposita Convenzione che potesse definire obiettivi, funzionamento e modalità di finanziamento dei Musei Civici. Da ultimo abbiamo chiesto di prorogare le Convenzioni in essere fino a due anni, come espressamente previsto nei contratti, sia per dar modo al neo costituito Consorzio Vittone di irrobustirsi dal punto di vista istituzionale ed economico (con conseguente possibilità di meglio competere in una gara europea!), sia per verificare su un più lungo periodo l’impatto della tessera MUPI da poco creata e gestita dal Consorzio Vittone: una verifica da fare sotto il profilo dei riflessi sulle frequentazioni della cittadinanza rispetto alle collezioni museali e agli eventi culturali collegati e sotto l’aspetto del rapporto costi-benefici sul sistema tessere di cui prima si è detto. Abbiamo inoltre fatto presente che tale proroga avrebbe permesso di rivedere a fondo la situazione logistica e lo stato dei fabbricati che ospitano i musei, quanto mai precari e carenti in materia di sicurezza (in particolare sotto il profilo dei CPI – Certificato Prevenzione Incendi), verifica mai eseguita anche per il mancato adempimento (contrattualmente previsto) di messa a disposizione dei documenti necessari da parte dell’Amministrazione.

 Purtroppo ogni nostra richiesta è stata rigettata senza neppure un’attenta disamina e il bando è stato deliberato dalla Giunta Comunale a giugno del corrente anno 2020, pur con la pandemia Covid-19 già ampiamente in atto, con tutte le difficoltà che la stessa ha comportato e tuttora comporta anche per le attività culturali e in particolare per le mostre ed i Musei (situazione che forse avrebbe potuto suggerire, di per sé, di prorogare, sia pur  brevemente, le concessioni in atto!). Il Consorzio Vittone si è comunque attivato e ha partecipato con grandi sforzi e notevole impegno alla gara che prevedeva sia un’offerta tecnica che un’offerta economica, attivando collaborazioni e disponibilità professionali qualificate e di esperienza. Siamo convinti che il nostro progetto tecnico fosse di alta qualità e pienamente rispondente alle richieste del bando, ma soprattutto ritagliato su misura alla situazione locale, per la sua apertura alle realtà museali e culturali del territorio (basti dire che prevede da subito la costituzione di un sistema museale unico per i quattro Musei Civici ed un sistema territoriale integrato per gli altri musei) e un immediato adeguamento agli standard regionali anche per quanto attiene gli orari di apertura (addirittura previsti in aumento rispetto agli attuali); per di più esso prevede uno stretto collegamento con le dinamiche del turismo culturale e la valorizzazione delle eccellenze e particolarità culturali e non solo, in sinergia con un organismo qualificato quale “Turismo Torino e Provincia”. Nel progetto è indicata una valenza specifica delle Associazioni che hanno creato sin dagli anni settanta la Sezione Didattica la quale, con personale formato e qualificato (un gruppo di circa 24 esperti museali, tutti preparati ad hoc ed entusiasti; una forza lavoro locale completamente giovanile – laureati di 25-30 anni – che rischia di essere emarginata). La Sezione Didattica ha interagito con le scuole elementari, medie e superiori del territorio, attuando piani educativi, laboratori museali e visite guidate attraverso il progetto Museando” operativo tutti i giorni della settimana, garantendo la divulgazione specifica a decine di migliaia di alunni che si sono succeduti nel tempo, accompagnati dai loro insegnanti, con risultati dichiaratamente graditi e lusinghieri. Al nostro progetto hanno inoltre collaborato figure di esperti museali a livello nazionale e quale Direttore Scientifico del Consorzio è stato proposto il dott. Daniele Jalla, sino a poco tempo fa Presidente nazionale di ICOM-Italia e per oltre vent’anni Dirigente dei Servizi museali della Città di Torino, il quale ha assicurato la sua più ampia disponibilità a svolgere questa funzione in caso di assegnazione della gestione dei Musei al Consorzio Vittone. Il risultato, come noto, è stato comunque sfavorevole in quanto il Consorzio Vittone, che realisticamente ha dovuto proporre un ribasso di base d’asta dello 0,50% per stare nei limiti di un’offerta economicamente sostenibile, si è classificato terzo su quattro concorrenti (gli altri provenivano tutti da fuori regione) battuto da rivali probabilmente meglio strutturati e più forti economicamente, circostanza peraltro ampiamente prevista e per di più ipotizzata anche alla Amministrazione committente da parte nostra. In conclusione per evitare che l’esperienza e il lavoro di chi ha creato, valorizzato e gestito i Musei Civici fino ad oggi, con risultati sicuramente di tutto rilievo, non siano messi da parte, ci auguriamo che l’Amministrazione assicuri l’esistenza e la continuità delle associazioni museali sia sotto il profilo logistico che sotto l’aspetto gestionale ed economico. Sino ad ora tale garanzia proveniva dalle Convenzioni in atto ed è una condizione indispensabile perché le Associazioni stesse siano messe in grado di continuare, con il Consorzio Vittone, a lavorare sotto l’aspetto scientifico didattico e culturale e a collaborare a precise condizioni con il vincitore del Bando”. E anche la sezione del Pd di Pinerolo è entrata nel merito del dibattito con una serie di riflessioni pubblicate sul sito del partito http://files.spazioweb.it/20/c0/20c01b06-5172-48c5-b1f2-b62bd86659c1.pdf che rimandano a due considerazioni di fondo avanzare da Luca Barbero, la prima riguarda il futuro del Consorzio Vittone e la seconda che invece pone l’accento sulle scelte che si dovranno fare in futuro per le strutture destinate ad ospitare i musei, prima fra tutte Palazzo Vittone.

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