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L’unica famiglia che abita nel borgo alpino Lou Donn festeggia la nascita di Enea

LOU_DONN_famiglia (1)A Lou Donn – frazione di Inverso Pinasca (TO) senza acquedotto, fognatura e telefono – è nato Enea, secondogenito di Emanuele ed Elena, fratello di Francesca. La famiglia ha deciso alcuni anni fa di trasferirsi nel borgo alpino dalla “pianura”: una storia come diverse altre che dimostrano la possibilità di abitare e lavorare nelle aree montane. Non più solo abbandono, spopolamento, ma anche opportunità e scelte consapevoli, determinate. La famiglia di Emanuele Pennini è l’unica che abita nella borgata tutto l’anno. Da tre sono diventati quattro con l’arrivo di Enea, al quale vanno gli auguri di tutta l’Uncem. La famiglia racconta la vita in montagna su un blog, https://vitaaloudon.com/. E sui social.

“Qui a borgata Don non c’è allacciamento all’acquedotto e ci si arrangia con l’acqua del torrente, né fognatura… Ovviamente neppure linea telefonica. Il Comune fa quello che può e noi pure. Noi non abbiamo mai ‘stressato’ il Comune perché ci rendiamo conto delle difficoltà per un piccolo Comune di far fronte a spese così grandi..”, ha scritto a Uncem nelle scorse ore Emanuele che a breve incontrerà il Sindaco di Inverso Pinasca.

“La storia di questa famiglia, l’arrivo di Enea, la presenza di due bambini in questo borgo non deve essere bollata come romatica, come quella vicenda futurista dei nuovi montanari… – evidenzia il Presidente Uncem, Marco Bussone – La famiglia Pennini è come altre che si trasferiscono dalle aree urbane in borghi montani, e ha bisogno di essere letta con attenzione, serietà. La loro è stata una scelta, come sempre di più registriamo. Che interpella tutte le Istituzioni, rispetto a cosa vogliono fare, o meno, per le aree montane. La loro presenza a Lou Donn è preziosa per tutti, per tutto il Piemonte e per il Paese. In quel borgo, in quel paese, dove i servizi sono diversi, la famiglia che ha visto l’arrivo di Enea è cuore pulsante del Paese. Non sono certo isolati dal mondo. Raccontano sul blog e su Facebook vicende del territorio montano che vivono e che plasmano. Facciamo loro gli auguri per il nuovo arrivato. E li ringraziamo per la determinazione oltre che per quanto fanno per un borgo alpino dalla storia secolare. Senza di loro, le lancette dell’orologio a Lou Donn si sarebbero già fermate”.

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