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In provincia di Torino a rischio le opere finanziate dal Pnrr, si ipotizzano tagli per 57 milioni d’euro

Cortile della Casa del Fanciullo di Pinerolo

Cortile della Casa del Fanciullo di Pinerolo

Anche nella provincia di Torino  sono ora  rischio  alcune delle opere finanziate dal Pnrr, si ipotizzano  tagli per 57 milioni d’euro.

 Nell’ambito del piano con il quale il ministro Fitto intende rimodulare i finanziamenti previsti dal Pnrr entrano in una fascia di rischio interventi programmati dai Comuni e in alcuni casi i lavori sono già stati appaltati. Si tratta di 6 miliardi di interventi che rientrano nel piano elaborato per la riqualificazione urbana, quella che passa attraverso la resilienza e l’efficienza energetica. A sollevare la problematica è stato ieri il gruppo Regionale del Pd con un comunicato nel quale scrive: “ I soldi destinati ai Comuni per importanti progetti promessi con i finanziamenti europei del Piano di Ripresa e Resilienza potrebbero non esserci più”. E sono 49 i progetti toccati da questo presunto taglio che riguarda i Comuni di Pinerolo, Rivalta, Orbassano, Villafranca, Torre Pellice, Pragelato e Cumiana, per un totale di oltre 57 milioni di euro. Spiega Lara Pezzano, assessora alle politiche sociali del Comune di Pinerolo: “ Da noi sono iniziate le attività per spostare gli inquilini dello stabile San Giuseppe-ex Casa del Fanciullo dove sono previsti importanti lavori di riqualificazione, speriamo che gli interventi stimati in 13 milioni e 800 mila euro vengono rifinanziati”. A Torre Pellice è a rischio il progetto della ristrutturazione dell’unico cinema della valle destinato a diventare una sala polivalente da usare anche per eventi culturali, importo dell’intervento 3 milioni e 400.000 mila euro. E scorrendo l’elenco dei tagli ci sono anche i finanziamenti per Pragelato ( 760 mila euro) per la frana del Duc, e Orbassano per la realizzazione di nuovo palazzetto polifunzionale in via Marconi sono previsti 7 milioni d’euro. Precisa la consigliera regionale del Pd Monica Canalis: “Il Piemonte risulta essere tra le Regioni più penalizzate, con oltre 2 miliardi e 100 milioni di euro di definanziamenti previsti dal piano Fitto-Meloni. Per la sola Provincia di Torino parliamo di 1971 progetti per un importo di 786 milioni. Nelle prossime settimane molte amministrazioni locali potrebbero scoprire di avere a bilancio soldi per interventi del PNRR, che invece non ci sono più. Il presidente dell’ANCI Antonio DeCaro aggiunge: “Della proposta di definanziamento da parte del governo non si capisce la ragione. Parliamo di opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili: perché dobbiamo metterle a rischio con un cambio immotivato della fonte di finanziamento? Al ministro abbiamo anche segnalato il rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità”. Altri tagli a Rivalta, dove per il  restauro e rifunzionalizzazione del Castello degli Orsini con il relativo parco sono previsti 5 milioni d’euro e a Cumiana dove con 100 mila euro si devono sistemare delle strade. Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle si chiede: “ Perché Cirio non si fa sentire? È d’accordo che vengano definanziateopere in Piemonte per 2 miliardi di euro, tra le più utili alla cittadinanza? Perché far saltare anche progetti che non sono in ritardo sui tempi di realizzazione? Un’amministrazione corretta dovrebbe togliere i fondi a chi è in ritardo, non ai Comuni virtuosi piemontesi”.

 

 

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