In mostra al Crumiere

La montagna è il luogo dove terra e cielo si uniscono, massa impervia dove l’aria è più rarefatta e pura e dove il contatto con il divino è più sentito. I quattro elementi originano rispettivamente dalla roccia che si sgretola, arricchendo la terra dei sali minerali fondamentali, dalle esili fonti, che diventano fiumi impetuosi, dai venti in quota, che spingono o frenano grandi masse nuvolose, e dai vulcani, che emettono fuoco liquido che diviene massa plastica primordiale.

Dimora della divinità, si pensi al monte Olimpo nella mitologia greca, all’arca di Noè che termina il proprio viaggio sulla cima del monte Ararat, al monte Sinai sul quale Mosè riceve le tavole della Legge, la montagna è spesso il luogo dove sorgono i monasteri più remoti, dove i gruppi dediti alla meditazione prendono dimora.

La montagna è anche un cimento, una prova a cui l’uomo si sottopone per conoscere i propri limiti, è il luogo che attira e fa paura al tempo stesso, dove tangibile è il contatto con la parte più selvaggia del regno animale e del clima, dove più vivo è il contatto con il versante selvaggio del regno animale e con le asperità del clima.

Da sempre meta di pellegrinaggi alla ricerca di un sé dimenticato, luogo mistico dove scrittori e registi hanno ambientato le loro storie, la montagna è stata fonte di ispirazione per scienziati, esploratori, musicisti e pittori…

Tredici artisti si confrontano con questo tema ambizioso, attraverso la peculiarità del proprio segno, gli elementi caratterizzanti del proprio apparato concettuale e artistico e la personale necessità di interpretare la natura, la tematica del viaggio e la parte più profonda di se stessi.

Tredici tele che prenderanno posto nelle sale storiche dell’Ecofeltrificio Crumiere a Villar Pellice, dialogando con gli spazi del lavoro, della storia operaia e con le montagne.

Mostra a cura di Diego Scursatone, grafica di Nicola Martini.