Angelo Visciglia non ha nessun rimorso per aver ucciso la moglie, Battistina Russo, con sette coltellate. Lo si capisce dalle lettere che in questi mesi dal carcere ha inviato ai parenti della donna, al figlio ed alla struttura dove lavorava Battistina e che sono state portate davanti al giudice. ”Era una strega. Non mi aiutava, non mi dava i soldi” questo si legge nelle lettere. L’uomo aveva aggredito la moglie alle spalle colpendola più volte con un coltello.
Il pubblico ministero, Monica Supertino, ha chiesto 20 anni di carcere per omicidio volontario con l’aggravante di aver agito per futili motivi. La sentenza il 29 settembre.