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Buona domenica a chi pianta un albero

51_web21-1-2017 – 8:00 - Quinto appuntamento con la  rubrica che, prendendo le distanze dai ritmi frenetici che il web impone, va alla ricerca  di  notizie, per approfondirle o riflettere su quanto è accaduto. E visto che è una giornata di festa, cercheremo di dare solo belle notizie o almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno, raccontandone quindi l’aspetto migliore: buona lettura.

I gesti semplici sono quelli che non si dimenticano. Una parola gentile, una carezza vengono registrati in modo indelebile nella nostra memoria. Ma giusto appunto solo nella nostra memoria. Ci sono altre azioni che invece diventano un patrimonio per tutti, una di queste è quando si pianta un albero. Il toponimo di Pinerolo  che appare per la prima volta in alcuni documenti del 981 è Pinarolium,  appunto pineta, perché le zona ne era ricca.

Un gesto semplice che può anche compiere la mano di un bambino che, schiudendosi, lascia cadere un seme in terra o di un anziano come  narrato nella delicata storia di Jean Giono, quando racconta di Elèzeard Bouffier,  il pastore solitario che ogni giorno seminava 100 ghiande e alla fine erano nati i boschi di querce.

Una storia allegorica dettata dalla fantasia, diverse le storie  attuali che si possono raccontare. A Pinerolo un dirigente d’industria, Giorgio Alifredi, da anni e da solo, pianta alberi negli angoli da riqualificare della sua città. Qualcuno per ricordare una nascita, altri per non dimenticare una persona cara, altri ancora vengono piantati con il solo obiettivo di vederli crescere, fare ombra, abbellire un angolo che era senza verde. E a novembre ecco un balzo in avanti, grazie ad un importante contributo della multinazionale Freudenberg, sotto la gestione attenta di Legambiente, 80 alberi sono stati piantati nel Parco della Pace. Il ciclo vitale delle piante, quando si ammalano o sono pericolose a volte viene interrotto da una motosega, è accaduto in questi giorni nei giardinetti dei bambini che sono ai margini di piazza d’Armi. E se è certamente vero che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, ora bambini, mamme, papà, nonni hanno delle attese. Un cartello è stato messo in bella vista, una dichiarazione pubblica dell’Amministrazione con la quale si informa che sono già stati selezionati gli alberi da ripiantare. “ Una promessa che manterremo- dice il sindaco Luca Salvai – ho una formazione scolastica come forestale e quindi se si taglia si ripianta”.

Buona domenica

Buon anno

Antonio Giaimo

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