Il 1° novembre del 1882 è la data di nascita dei primi sei reggimenti del Corpo dell’Esercito istituito dieci anni prima, a seguito del decreto firmato a Napoli da Re Vittorio Emanuele II.
La costituzione dei reggimenti fu conseguente ad un notevole sviluppo delle unità alpine, passate in un decennio da quindici compagnie a trentasei, inquadrate in dieci battaglioni.
Ecco che intervenne una ristrutturazione dei reparti per garantire maggiore efficienza operativa, con lo sdoppiamento dei battaglioni e delle compagnie, cui seguì il raggruppamento in reggimenti: il 1° a Mondovì, il 2° a Bra, il 3° a Fossano, il 4° a Torino, il 5° a Milano e il 6° a Conegliano, i cui battaglioni assunsero le denominazioni delle rispettive aree di reclutamento.
Pochi mesi dopo la formazione dei reggimenti, l’uniforme degli Alpini si caratterizzò con il colore verde, che appare sulle mostreggiature sul bavero della giubba e della mantellina, oltre che sui paramani delle maniche.
Centoquarant’anni dopo la costituzione, i sei reggimenti delle Truppe Alpine dell’Esercito hanno cambiato sede e struttura: la bandiera di guerra del 1° Alpini si trova a Torino, dopo essere stata recentemente assegnata al Reparto Comando e Supporti Tattici della brigata Taurinense, di cui fanno parte anche il 2° Alpini di Cuneo (battaglione Saluzzo) e il 3° di Pinerolo (battaglione Susa), mentre il 4° Alpini paracadutisti (battaglione Monte Cervino) è di stanza a Montorio Veronese e fa parte del comparto delle forze speciali dell’Esercito; completano il quadro il 5° Alpini di Vipiteno (battaglione Morbegno) della brigata Julia e il 6° di Brunico, inquadrato nel Centro Addestramento Alpino.
Tutti e sei i reggimenti, nella loro storia, hanno partecipato alle principali campagne militari italiane e sono stati sempre in prima linea nei soccorsi alle popolazioni colpite da calamità naturali.
