Nasce a Pinerolo, da due coristi del duomo, la canzone #iorestoacasa. A scriverla e a cantarla Mauro Goia e sua moglie, indonesiana, Mega Sihombing. Una composizione toccante, che è stata pubblicata oggi sul sito di Vitadiocesana che guarda oltre il coronavirus.
#iorestoacasa
Io resto a casa, io resto a casa, io resto a casa
Per te che sei mia figlia che verrà
Per te, piccolo mio, che non sa
Per te che spero non ti ammalerai
E per te che sai, la vita ti darei
Per te che sei mia nonna un po’ bambina
Per te che sei mio nonno in carrozzina
E per te che non sai più che cosa fare
In questo mondo che adesso è un po’ irreale
Io resto a casa, io resto a casa, io resto a casa
Per te che sei obbligato a lavorare
Per te che speri presto di riaprire
E per te che tutti i giorni all’ospedale
Con il sorriso mi difendi dal mio male
E per te che non la smetti di ballare
E per te che in tutta fretta vuoi fuggire
Ti prego fermati un secondo a ragionare
perché morire non è un verbo da sfidare
Io resto a casa, io resto a casa, io resto a casa
Per te che per un po’ dovrai abbracciare
Solo il cuscino immaginando lì il tuo amore
E non dire “Non mi possono obbligare”
Perché alla fine non sapremo chi salvare
E non pensiamo di saperne più degli altri
E non crediamo di essere noi i soli scaltri
Perché adesso qui c’è gente che dà tutto
perché domani sia un domani meno brutto
Io resto a casa, io resto a casa
io resto a casa, a casa con te …
E non dire “Vivo come ho sempre fatto”
E non pensare “Tanto poi finisce tutto”
Perché ciascuno qui ha un compito importante
Per ritornare ad abbracciarci tra la gente