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Quale sanità nel Pinerolese? Prospettive, risultati e problemi discussi nell’incontro con i sindaci e i vertici dell’Asl

ospedale_agnelliSi è tenuto ieri pomeriggio, a Pinerolo, l’incontro tra i vertici dell’Asl To3 e i sindaci del Distretto Pinerolese chiesto dal direttore generale dell’Asl, Flavio Boraso, per fare il punto sulla situazione della sanità sul territorio alla luce delle polemiche sollevate nelle ultime settimane.

 

All’incontro hanno partecipato, oltre al direttore generale Boraso, al direttore amministrativo Lorella Daghero e al direttore sanitario Davide Minniti, il direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp), dottor Enrico Procopio, che ha effettuato un’informativa sulla situazione dell’emergenza Covid-19, e la dottoressa Paola Fasano, direttore del Distretto Pinerolese.

Nel corso della riunione è stato illustrato il quadro delle azioni e dei provvedimenti messi in campo negli ultimi anni per rafforzare il sistema sanitario sul territorio, sia in ambito ospedaliero che territoriale, e sono state affrontate alcune delle tematiche e delle criticità che riguardano l’area pinerolese: è emerso, ad esempio, il tema dell’esigenza di una redistribuzione delle risorse regionali che tenga maggiormente conto delle dimensioni e della complessità anche geografica di un’azienda sanitaria come la To3.

Per quanto riguarda gli investimenti effettuati dall’azienda sanitaria, l’ospedale di Pinerolo ha beneficiato in questi anni di stanziamenti per oltre 35 milioni di euro. A inizio 2018 sono infatti terminati i lavori di ristrutturazione, ampliamento, riconversione, messa a norma, che hanno toccato pressoché tutti i reparti ospedalieri (per un importo di 27 milioni di euro) e hanno comportato, fra le altre cose, la sopraelevazione di tre piani della struttura.

Lo scorso anno si è conclusa poi la riorganizzazione dell’intero servizio di diagnostica per immagini con la realizzazione di una nuova radiologia, una nuova senologia, una nuova sala radiologica del Pronto soccorso complete di tutte le apparecchiature necessarie (costo 5 milioni di euro) e con un nuovo sistema informatico di alto livello che permette una condivisione in tempo reale dell’immagine e dei dati dei pazienti in tutti i reparti ospedalieri dell’Asl.

Solo da gennaio 2019 ad oggi, a Pinerolo sono state acquistate nuove strumentazioni per oltre 1,3 milioni di euro: colonna laparoscopica di ultima generazione, nuovo microscopio operatorio, sistemi per anestesia, monitor parametri vitali, ventilatori polmonari, ecografi, strumentario chirurgico.

Il presidio sanitario di Torre Pellice è diventato da febbraio 2019 “Casa della Salute”, con l’attivazione di nuovi percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, medicina d’iniziativa, ambulatorio di cure intermedie della rete di cure palliative, trasferimento del consultorio materno-infantile, ambulatorio pediatrico, potenziamento dei servizi sociali. In precedenza era stato centralizzato il SerD ed era stato collocato il Centro di salute mentale. Sono state eseguite opere edili e impiantistiche per la sistemazione e il miglioramento della struttura, oltre a lavori di manutenzione straordinaria.

Nel presidio di Pomaretto, da ottobre 2018 esiste un reparto Cavs da 16 posti letto di cui 4 dedicati alle persone in fase avanzata di malattia con bisogni di cure palliative, grazie alla collaborazione della Tavola Valdese, che ha destinato risorse per arredi, lavori di ristrutturazione e apparecchiature biomedicali (in ultimo, l’ecografo appena attivato).

 

Per quanto riguarda la sanità territoriale, uno degli aspetti più delicati è la copertura delle aree carenti per i medici di famiglia. Sono state fornite rassicurazioni in questa direzione: nell’immediato e nel medio periodo la situazione è stabile, grazie alla presa in servizio di 7 nuovi Medici di medicina generale, ma l’Asl è comunque al lavoro per trovare soluzioni che permettano per il futuro di coprire le aree più periferiche in accordo con le amministrazioni comunali e con gli stessi medici di famiglia.

 

Nel Distretto Pinerolese sono stati avviati numerosi progetti innovativi di assistenza territoriale, con la collaborazione di enti, associazioni, medici di medicina generale e il sostegno della Tavola Valdese: l’Ambulatorio per la Deprescrizione a Torre Pellice, “Meno soli sulle Alpi” per i cittadini dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, “Io torno a casa”, assistenza domiciliare per le persone con più di 75 anni o disabili colpite direttamente o indirettamente dal Covid. Sono proseguite iniziative già in corso come il Progetto Protezione Famiglie Fragili e gli infermieri di famiglia.

 

Infine, anche durante l’emergenza Covid sono sempre state garantite, all’interno dei tempi previsti per legge, le prestazioni delle classi U (Urgente, entro 48/72 ore), B (Breve, entro 10 giorni). È stato predisposto un piano di recupero per tutte le prestazioni delle altre classi, precedentemente prenotate e sospese a causa dell’emergenza sanitaria, con la programmazione di sedute aggiuntive e l’utilizzo, da parte di alcuni specialisti, di alcune modalità come il teleconsulto. Sono stati riattivati, con la fine della fase acuta dell’emergenza, 14 punti prelievi e 17 ambulatori infermieristici di prossimità, distribuiti su tutto il territorio.

 

“Sono soddisfatto dell’esito dell’incontro con i sindaci, è stato ripristinato un clima di confronto utile e dai toni distesi, che non potrà che essere positivo per un ulteriore sviluppo della sanità ospedaliera e territoriale nel Pinerolese, nel rispetto dei reciproci ruoli istituzionali e delle competenze specifiche - commenta il direttore generale Flavio Boraso -. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento e rimangono alcune problematiche, che sono state amplificate dall’emergenza Covid, ma attraverso il dialogo costruttivo è possibile evidenziare le situazioni di criticità dei territori e individuare le eventuali soluzioni”.

 

 

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