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Volvera lutto cittadino per i funerali di Cristina Messina

 

Lutto cittadino a Volvera per i funerali di Cristina Messina

Lutto cittadino a Volvera per i funerali di Cristina Messina

I rintocchi delle campane che suonano a morto si diffondono in un paese che oggi pomeriggio (venerdì 19 giugno) si è fermato per porgere l’ultimo saluto a Cristina Messina, uccisa con un colpo di proiettile dal suo ex compagno, Nicola Cirillo. Volvera si inchina davanti al dolore dei 5 figli e le donne del paese in silenzio si tengono per mano, formano un semicerchio per abbracciare per l’ultima volta una donna uccisa da un uomo geloso.

 

 

 

Cristina Messina

Cristina Messina

Si ferma qui la cronaca di un funerale durante il quale don Alessandro Sacco ha ricordato: “Siamo qui per sospendere il giudizio, ci sarà quello di Dio”. E ha aggiunto “Non per dire parole di circostanza ma per ascoltare quel grido muto che si trasforma in preghiera”.

Intorno alla bara tutti i figli che Cristina aveva avuto dal primo matrimonio e dalla relazione con l’uomo che l’ha uccisa. Un delitto premeditato: lui ha suonato alla porta di casa della donna e quando ha aperto Giusy, la figlia che Cristina aveva avuto dal primo matrimonio, le ha sparato al petto, poi ha raggiunto la sua ex compagna sul balcone, ha mirato al volto e ha premuto il grilletto, ha aperto le altre porte delle stanze in cerca di altri figli, uscendo di casa, quando ha visto che ragazza si era accasciata ha fatto ancora fuoco. Poi è scappato. Un ‘ora dopo si è costituito ai carabinieri di Pinerolo. In modo freddo ha detto: “Sono andato per uccidere e non per parlare”. E mentre lui confessava, i medici delle Molinette stavano togliendo i proiettili dal petto di Giusy, uno ha lesionato il polmone, ma preoccupa di più quello che ha colpito la colonna vertebrale.

A.G.

 

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