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Torre Pellice al via il progetto elimina medicine

OSPEDALE VALDESE TORRE _I   Entra oggi nel vivo a Torre Pellice la sperimentazione prevista dal nuovo progetto pilota aziendale di Deprescrizione e Riconciliazione Terapeutica (DeRT) - “Le medicine giuste al momento giusto”.

I primi 4 pazienti, selezionati dai loro Medici di Medicina Generale in base alle caratteristiche definite in fase progettuale,saranno ricevuti presso il nuovo ambulatorio, collocato all’interno della Casa della Salute appena inaugurata. Dovranno portare con sé tutte le medicine che assumono, comprese quelle “da banco”, non prescritte dal medico ma consigliate da amici o raccomandate dal passaparola. In ambulatorio incontreranno un medico e un’infermiera, con i quali potranno rivedere questo elenco, verificare come stanno assumendo i farmaci e se necessario rivalutare le terapie croniche e aggiornarle in base alle reali necessità, alle esigenze e al proprio stile di vita, prevenendo le eventuali interazioni fra i diversi medicinali e migliorando l’aderenza terapeutica. Il tutto in un contesto adeguato e con la consulenza degli Specialisti (Neurologo, Cardiologo ecc).

Il progetto, primo di questo genere in Italia, è coordinato dalla Dott.ssa Simonetta Miozzo, Medico di Medicina Generale, ed è nato nel contesto della riorganizzazione dei servizi territoriali legato all’attivazione della Casa della Salute, per la quale l’Azienda Sanitaria ha fattivamente coinvolto i vari attori in campo, in primo luogo i Medici di famiglia, sollecitando una proposta di miglioramento concreta. Il gruppo dei Medici della Val Pellice ha risposto proponendo un ambulatorio di medicina di iniziativa che rispondesse ad un’esigenza reale e molto sentita sia dai pazienti sia dagli stessi MMG, quella di valutare le terapie croniche e migliorare l’aderenza terapeutica, in particolare per i pazienti con più di 65 anni di età, in presenza di pluripatologie e con almeno 5 farmaci da assumere quotidianamente.

Il tema è quello della “deprescrizione”, ossia della cessazione dei farmaci ritenuti a vario titolo non più necessari, e della “riconciliazione terapeutica”, che si pone l’obiettivo di verificare quanto il paziente segue le raccomandazioni del medico su dosi, tempi e frequenza dell’assunzione del farmaco e di migliorare il livello di “aderenza” alla terapia. Si tratta di un problema sanitario emergente nei Paesi Occidentali: in Italia circa il 30% degli anziani fra i 75 e gli 85 anni, assumerebbe 5 o più medicine al giorno, senza contare i farmaci da banco. In particolare, l’11% della popolazione anziana riceverebbe contemporaneamente 10 o più farmaci.

Molti studi hanno accertato che l’assunzione di 5 o più farmaci aumenta il rischio di ospedalizzazione e mortalità (10% dei ricoveri nei soggetti ultra 65enni è dovuto ad un danno da farmaco e di questo almeno il 30% potrebbe essere evitato) e sono ormai numerose le evidenze che l’approccio proattivo alla sospensione dei farmaci riduce tali rischi. La Raccomandazione del Ministero della Salute sulla Riconciliazione Terapeutica (n.17/2014) e il Piano Nazionale Cronicità contengono precise indicazioni proprio sull’aderenza e sulla deprescrizione.

L’approccio proposto dal gruppo MMG della Val Pellice coniuga questa esigenza con l’esperienza professionale, partendo dalla considerazione che il Medico di Medicina Generale è il professionista più idoneo al riconoscimento, al monitoraggio e alla cura di questa tipologia di pazienti. Conosce la storia clinica e lo stile di vita del paziente, ma anche il suo contesto familiare e sociale e può contare sulrapporto di fiducia instauratosi negli anni, che favorisce la condivisione di obiettivi terapeutici basati non solo sulle singole patologie, ma anche sulle aspettative concrete, sulle necessità quotidiane e sui desideri, ponendo al centro del piano terapeutico, anziché un paziente, la persona nella sua singolarità, complessità e completezza.

I Medici aderenti al progetto (10 medici su 15 della Val Pellice) dopo una prima fase formativa, hanno individuato fra i loro pazienti i soggetti con le caratteristiche adatte e selezioneranno man mano, in condivisione con gli stessi pazienti, quelli che per complessità della situazione clinica e presenza di farmaci più suscettibili a interazioni possano trarre maggior beneficio dal nuovo ambulatorio.

I pazienti selezionati saranno invitati a presentarsi accompagnati dal caregiver e a portare presso l’ambulatorio DeRT tutti i farmaci attualmente assunti, compresi quelli non prescritti dal curante e magari assunti su consiglio di non sanitari. La consulenza, condotta da 2 Medici di Medicina Generale e un’Infermiera di Comunità, rivaluterà il piano di trattamento del paziente, concentrandosi sulle possibili interazioni fra farmaci, applicando criteri validati e l’utilizzo di un supporto informatico realizzato allo scopo dall’Istituto Mario Negri e già in uso in altri contesti. Dopo la consulenza, il paziente tornerà dal proprio medico di famiglia e insieme condivideranno le proposte di modifica terapeutica scaturite dalla consulenza.

“Il progetto pilota DeRT di Torre Pellice rappresenta un’importante novità, non soltanto per l’ASLTO3, ma nel panorama del servizio sanitario nazionale” sottolinea il Direttore Generale Dott. Flavio Boraso. “Il percorso di attivazione della Casa della Salute voluto dalla Regione Piemonte è stato il contesto ideale per lavorare di concerto, Azienda e Medici di Medicina Generale, intorno a temi quali la deprescrizione e l’aderenza terapeutica, affrontati nelle raccomandazioni ministeriali e qui per la prima volta declinati a livello territoriale. L’ottica del progetto pilota è completamente nuova, sia nelle modalità di approccio al paziente, considerato nella sua globalità e specificità, sia come esempio virtuoso di interazione fra MMG e Azienda Sanitaria. Per questo, fin dall’inizio abbiamo appoggiato e condiviso il progetto: abbiamo individuato con la direzione distrettuale una sede ambulatoriale logisticamente strategica e appropriata, abbiamo creato le condizioni per attivare un confronto e una sinergia fra i Medici che hanno aderito, abbiamo istituito percorsi di consulenza diretti con gli specialisti che operano all’interno delle strutture ospedaliere di riferimento, Pinerolo in primis, abbiamo messo a disposizione i nostri professionisti per la formazione ed il supporto organizzativo. Entriamo oggi nella fase di attivazione dell’ambulatorio, che proseguirà per circa un anno, con verifiche periodiche sui pazienti e sugli obiettivi generali del progetto, che riguardano, oltre ad una maggiore sicurezza nella gestione delle terapie, una possibile razionalizzazione della spesa, con il conseguente reinvestimento di risorse in ambiti di maggiore bisogno: ciò in un nuovo patto con il cittadino – consapevole.”

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