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Sondaggio del PD sull’abbattimento del vecchio municipio di Abbadia Alpina

Il vecchio municipio di Abbadia sarà abbattuto

Il vecchio municipio di Abbadia sarà abbattuto

L’Amministrazione comunale di Pinerolo ha deciso di abbattere in parte il vecchio municipio di Abbadia Alpina, lasciando solo il porticato. Oggi Abbadia è frazione di Pinerolo ma prima dei provvedimenti di soppressione presi da Mussolini era Comune e la storia ricorda che ad Abbadia affondano le radici di Pinerolo.

Il vecchio Palazzo comunale, edificato nell’800, non ha vincoli posti dalla sovraintendenza e per abbatterlo basterà solo fare una variante al Piano regolatore. La passata amministrazione aveva iniziato i lavori per ristrutturalo ma poi erano emersi problemi di sicurezza legati alla sua stabilità. Sulla vicenda si è aperto un dibattito nel quale il Pd invita i pinerolesi a mandare mail per definire un quadro più completo sul tema e sulle modalità proposte dall’Amministrazione per la gestione dei beni storico-documentali e per dare ad un confronto.

Spiegano Luca Barbero e Stefano Ricchiardi, rispettivamente capogruppo consiliare del Partito Democratico e segretario del Circolo PD di Pinerolo: “ Da circa 2 anni  l’area si presenta come un cantiere aperto in quanto i lavori di ristrutturazione sono stati dapprima sospesi e poi annullati a seguito dell’evidenziarsi di alcuni problemi di natura statica che avrebbero richiesto ulteriori risorse economiche per il completamento delle opere. Nelle settimane scorse quasi tutti i gruppi di minoranza hanno provveduto a chiedere copia degli atti amministrativi presi negli ultimi mesi sul fabbricato. A margine di un’interrogazione del gruppo di Forza Italia discussa nel Consiglio comunale del 26 luglio è emersa nuovamente e chiaramente la volontà dell’Amministrazione di procedere con la demolizione del fabbricato (con eventualmente il solo salvataggio della parte bassa del fabbricato se le risorse messe a bilancio lo dovessero permettere).Le ragioni portate a sostegno della decisione sono che chi amministra deve fare delle scelte politiche a partire innanzitutto delle risorse economiche a disposizione. In sede di discussione è stato più volte evidenziato come ad oggi il fabbricato non è demolibile perché il PRGC lo vincola, giustamente, come bene di interesse storico documentale. A questa osservazione è stato risposto dal Sindaco che, per superare l’ostacolo, si procederà alla redazione di una variante al PRGC che ne consenta la demolizione. Come gruppo del Partito Democratico guardiamo con grande preoccupazione a questo modo di affrontare i problemi legati alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico ed in particolare di quello storico-documentale. Ricondurre le scelte di conservare o abbattere i fabbricati di questo tipo ad un mero ragionamento di convenienza economica ci trova totalmente contrari per ovvie e scontate ragioni ma anche per le imprevedibili dinamiche che potrebbe innescare sulla gestione e sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei privati inserito nei diversi centri storici della nostra Città. In questa ottica lavoreremo per contrastare in tutti i modi questo approccio. Per farci un quadro più completo ci preme avere una vostra opinione sul tema e sulle modalità proposte dall’Amministrazione per la gestione dei beni storico-documentali facendoci pervenire le vostre idee e considerazioni o dandoci la disponibilità per un incontro per confrontarci sul tema”.

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