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Sarà il presidente del Senato Pietro Grasso a portare al ministro Poletti la lettera dei lavoratori della Pmt

PRESIDIO DEI LAVORATORI PMT 2525-03-2017-18:50- La lettera, con la quale i lavoratori della Pmt chiedono al ministro Poletti di intervenire per risolvere il problema di 180 dipendenti senza stipendio, verrà consegnata domenica al presidente del Senato in visita a Cumiana e Pinerolo.

Testo della lettera indirizzata al ministro Poletti
On. Presidente, cogliamo l’occasione della Sua presenza per sottoporre alla Sua attenzione il caso della PMT, storica Azienda del pinerolese con 180 dipendenti che produce macchine per cartiere e che il 31 gennaio 2017 è fallita, con un acquirente disponibile ad impiegare una parte dei lavoratori. Nelle settimane scorse abbiamo avuto interventi contraddittori da parte dei funzionari del Ministero del Lavoro, quindi, cogliendo questa occasione, ci rivolgiamo a Lei con questa lettera affinché sia portavoce diretto presso il Ministro del Lavoro per avere una risposta chiara e definitiva al problema che le stiamo sottoponendo. La “sospensione” dei lavoratori di PMT, determinata dall’assenza di Ammortizzatori sociali per il caso specifico, ha determinato un grave problema di assenza di sostegno al reddito dei 180 lavoratori e delle loro famiglie per un periodo (sino ad oggi) di due mesi. Serve una normativa che riconosca la Cassa Integrazione per i casi, come quello PMT, in cui, pur essendoci il fallimento, ci siano aziende acquirenti disponibili a riassorbire tutto o parte del personale. Nei casi come la PMT, in cui la sospensione è in corso dal 1° febbraio, occorre che la nuova normativa tenga conto della fase transitoria e quindi riconosca la Cassa Integrazione per i mesi già trascorsi senza sostegno al reddito e senza contribuzione. Quindi chiediamo che la normativa riconosca, in questi casi, la Cassa Integrazione sino al perfezionamento dell’acquisizione dell’Azienda, prevedendo una durata massima. Questo si rende necessario e utile in quanto l’assenza di Ammortizzatori sociali nei casi in cui vi sia un’acquirente determina un gravissimo problema legato alle professionalità esistenti e di conseguenza, al proseguimento dell’attività lavorativa con la nuova Azienda in quanto i lavoratori sospesi e senza retribuzione, che sono il “patrimonio professionale” dell’impresa, cercano di ricollocarsi “svuotando” di fatto l’Azienda delle professionalità necessarie. Per questo chiediamo di intervenire con la massima urgenza per dare una risposta ai lavoratori di PMT ma anche a tutti coloro che si verranno a trovare nella medesima situazione.
Pinerolo, 26 marzo 2017
Le RSU PMT FIM e FIOM
Per la FIM CISL Pinerolo, Cristina Maccari    — Per la FIOM CGIL Pinerolo, Pino Lo Gioco

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