E’ difficile, sopratutto di notte, portare soccorso ad un animale selvatico ferito. Testimone di questa situazione è un’insegnante di Roletto, Marina Susa, che domenica notte ha dovuto fare decine di telefonate prima che un veterinario arrivasse in via Roncaglia. “Era passata da poco la mezzanotte- racconta Marina Susa- quando mio figlio tornando a casa mi ha detto che poco lontano aveva visto sulla strada un capriolo ferito. Non ho perso un attimo, sono arrivata e ho messo la mia macchina con i fari accesi in una posizione per evitare che altri automobilisti investissero per la seconda volta l’animale”. Poi ha iniziato un lungo giro di telefonate. “Ho chiamato l’Asl più volte ma senza che mi dessero un aiuto concreto ed allora mi sono rivolta ai carabinieri spiegando la situazione”. Pochi minuti dopo è arrivata la pattuglia: “Ho trovato due carabinieri gentili e disponibili ad aiutarmi – continua a raccontare la donna – quell’animale soffriva, aveva le zampe spezzate. Io l’avrei anche portato a casa mia ma mi hanno detto che non potevo spostarlo”. Alla fine, alle 2,30 di notte, dopo l’ennesima telefonata è stato rintracciato il veterinario di turno che, viste le condizioni dell’animale, è stato costretto a sopprimerlo.
INORMAZIONI NEL CASO SI TROVINO ANIMALI SELVATICI FERITI
Quando si trovano animali selvatici ci si può rivolgere alla Città Metropolitana di Torino – Servizio Tutela della Fauna e della Flora, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13, oppure al Centro Animali non convenzionali dell’ospedale veterinario della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.
