La Cassazione ha messo la parola fine nella vicenda che ha visto coinvolto Francesco Primerano, ex comandante del nucleo operativo dei carabinieri della Compagnia di Pinerolo, accusato di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio, assolto invece dall’accusa di circonvenzione d’incapace.
Venerdì ha rigettato il ricorso del suo legale confermando la pena decisa dalla corte d’Appello di 4 anni e 4 mesi. Avendo superato i 4 anni non si potranno applicare pene alternative come ad esempio l’affidamento in prova. Ora si attende l’esecutività della Cassazione che potrebbe arrivare a giorni. La vicenda giudiziaria è legata ad una eredità che lui aveva fatto ottenere ad una conoscente, Caterina Odetto, 58 anni, una donna di Vigone che per ringraziarlo gli aveva consegnato in caserma due assegni per un totale di 25 mila euro, denaro che il sottufficiale avrebbe usato per acquistare un’auto.
L’inchiesta che ha coinvolto Primerano ( che era venuto ai meno “ ai principi di imparzialità e di rispetto della legge” e commesso: “ripetuti atti contrari ai doveri d’ufficio”) era partita da intercettazioni legate ad un’ altra inchiesta legata alla scomparsa di un’ arma avvenuta dopo l’incendio del poligono di tiro di Perosa Argentina.
Confermata anche la condannata per la donna ( 5 anni e mezzo) per circonvenzione d’incapace nei confronti dell’anziano zio che le aveva intestato due lasciti, annullando di fatto il testamento che prevedeva altri beneficiari, e di corruzione nei confronti del maresciallo dei carabinieri.