1-2-2015-9:37- Quando bussa l’ufficiale giudiziario per notificare lo sfratto esecutivo porta sempre sconforto e dolore. Le reazioni a volte sono di rabbia altre volte di rassegnazione. A Pinerolo in tre anni ci sono stati 120 sfratti esecutivi, venerdì è toccato ad una dona che vive da sola in via Bandello e domani sarà la volta di una famiglia con una bambina di 2 anni. Per loro l’associazione “ Un riparo per un fratello” ha trovato una casetta sulla collina di Cumiana ma per la donna di Pinerolo nessuna mediazione con la padrona di casa, messa in atto da Comune, è stata utile. “ Abbiamo stanziato 120.000 euro nel 2014 per l’emergenza casa- spiega l’assessore comunale ai servizi sociali Agnese Boni- ma purtroppo i problemi permangono. A giorni verranno consegnati 18 alloggi di edilizia popolare in via Stefano Fer, ma solo 9 potranno servire per l’emergenza casa gli altri saranno assegnati in base al punteggio del bando”. Il problema viene affrontato anche dalla Diocesi di Pinerolo che dopo aver messo a disposizione, solo per gli uomini, la casa parrocchiale di Luserna alta, ora punta ad ottenere la casa che le suore Giuseppine hanno lasciato libera a Riva di Pinerolo. “ Sono 21 camere tutte con bagno in un edificio ben tenuto- ricorda monsignor Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo – la casa è del Cottolonego e stiamo trattando per una formula di affitto a riscatto. Sono fiducioso, per una soluzione a breve termine”