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Luca Salvai, sindaco di Pinerolo: “La città è una pagina bianca da scrivere con i desideri di chi la vive”.

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La conferenza stampa di fine anno rappresenta per tutti i sindaci il momento del bilancio. Si guarda indietro per ripercorrere le tappe raggiunte nei 12 mesi. Si guarda avanti e si analizzano i progetti futuri, quelli che dovranno vedere anche più fondi per il verde pubblico. Si guarda indietro e si fa un bilancio. E quando Luca Salvai, il primo cittadino di Pinerolo guarda avanti si vede nuovamente con la fascia tricolore.

Pubblicamente, durante la video conferenza, ha confermato la volontà di ricandidarsi alla guida della Città e prendendo in prestito un frasario calcistico ha detto: “Mi sento un sindaco mediano. Non sono un fuoriclasse che fa il dribbling sensazionale e si inventa il gol. Cerco di recuperare palla e di far salire la squadra, per creare le condizioni per il passaggio vincente”.

Ma la strategia del gioco politico in questi anni l’ha imparata, parte di corsa e passa all’attacco e aggiunge: “Non vedo dei Maradona”.

Un messaggio chiaro rivolto al Pd, con il quale in queste settimane i Cinque Stelle si sono incontrati. Un tavolo ancora aperto ma che al momento non ha portato ad accordi. “Loro vogliono discontinuità. Lo dicano chiaramente dove la vogliono”, precisa il primo cittadino.

Luca Salvai, che non rinnega la sua fede pentastellata, per la guida della Città cerca prima di tutto di mettere sul tavolo un progetto civico, i colori dei partiti sembrano venire dopo.

E chiuso il passaggio elettorale la conferenza stampa di Natale si è sviluppata lungo un percorso segnato da 25 parole emotive: abbraccio, solidarietà, prendersi cura, uguaglianza, infanzia, mobilità, creatività, comunità, passato, cantare, insieme, crescere, sogno, ritorno, stupore, tenacia, ambiente, partecipazione, libertà, donne, lavoro, giovani, scuola, fiducia e città.

Dietro ad ognuna le storie, i progetti, le decisioni prese, le speranze di una Città.

E con il cuore Salvai ha ripercorso i giorni di un anno difficile per tutti. Ha ricordato la malattia del vescovo di Pinerolo, la sua ripresa, i progetti della diocesi e della diaconia valdese sempre vicini a chi soffre, il grande valore del volontariato. Ha parlato della priorità sicurezza nelle scuole, dove l’Eternit è un ricordo del passato, delle politiche giovanili che erano state accantonate da altre amministrazioni e poi della viabilità sostenibile, del coraggio, ha detto di: “realizzare una pista ciclabile che attraversa il centro cittadino e che punta a migliorare la qualità della vita”.Poi ha chiuso proponendo una riflessione:

La città è il corpo delle persone che la abitano e le idee di chi ogni giorno si impegna a farla più sua. La città è una strada che si scalda ad ogni passo, un riparo da amare e da curare.La città è una pagina bianca da scrivere con i desideri di chi la vive. Con l’augurio che la nostra città, Pinerolo, possa essere per tutti un luogo capace di confortarci non solo a Natale ma ogni giorno dell’anno che verrà”.

A.G.

 

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