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Botta e risposta fra i commercianti di Pragelato e il sindaco Giorgio Merlo

pragelato neveOperatori Turistici Pragelato scrivono al sindaco
 
Alla cortese attenzione Sindaco Di Pragelato Giorgio Merlo
Oggetto: Emergenza Sanitaria Covid-19 e preoccupazioni locali
Egregio Signor Sindaco,
Come operatori del settore turistico di Pragelato abbiamo deciso di scriverle per porre alla Sua gentile attenzione alcune preoccupazioni che da giorni ci affliggono e di cui discutiamo, condividendone I contenuti a distanza, nel nostro gruppo WhatsApp.
Partendo dal presupposto che l’emergenza sanitaria nazionale ha la priorità su qualsiasi altro ragionamento, riteniamo però che una maggiore attenzione debba essere posta al fatto che il nostro paese vive grazie al turismo e all’ospitalità che ne consegue. Chiediamo pertanto 1.Comunicati Stampa : rivolti certamente al rispetto delle regole senza però intenti denigratori verso le persone non residenti già presenti sul territorio che auspicheremo ritornino nel nostro paese al termine di questa quarantena. 2. Maggiori controlli : non più sul territorio di Pragelato dove è “ictu oculi “ che sia i Pragelatesi che i non residenti osservino con attenzione le misure restrittive. I controlli andrebbero fatti a Fondo Valle a Perosa Argentina inclusi i mezzi pubblici. Non crediamo dunque utile , come ha scritto lei in questi giorni , che l’esercito venga a controllare chi sta vivendo a Pragelato cercando di rispettare le regole . I Pragelatesi non hanno bisogno di essere controllati perché si sono dimostrati da subito responsabili chiudendo immediatamente le proprie attività e non speculando nei primi giorni sulla situazione. Senza contare l’enorme sforzo di tutte le attività commerciali che hanno continuato a tenere aperto indossando tutto il giorno le mascherine pur di offrire un servizio alla popolazione.
Più sensibilità e nello stesso tempo più conoscenza della situazione quando si comunica con i giornali, meno comunicati stampa ex cathedra e più azioni concrete e mirate.
La seconda cosa che ci affligge dopo l’emergenza sanitaria è la scarsa comunicazione dell’amministrazione con noi operatori e con la popolazione. Come tutta l’Italia, ci siamo trovati a dover chiudere le nostre attività commerciali. Noi delle Alpi occidentali che lavoriamo con l’elemento neve, abbiamo terminato la stagione con due mesi in anticipo se contiamo le festività di Pasqua e il 25 aprile. A differenza delle città in cui con la graduale riapertura le attività commerciali riprenderanno il loro consueto giro di affari, per noi significherà tornare a lavorare a giugno, forse… con molte incognite. Come bene noi tutti sappiamo, già normalmente molto dipende dal meteo, ora anche dalle prenotazioni on line dall’estero, che al momento vengono a mancare e dalle disponibilità monetarie di chi si recherà in villeggiatura. Pertanto in questo caso chiediamo se al di là del decreto “Salva Italia” l’Amministrazione di Pragelato stia pensando a qualcosa di concreto per aiutarci e se come Unione dei Comuni si sia cercando di sensibilizzare il governo e la Regione sulla nostra situazione, diversa da quella della città di Torino. Molti di noi sono senza lavoro, in alcune famiglie anche entrambi I componenti , con affitti da pagare e con dipendenti a carico. Abbiamo timore che se l’estate non dovesse essere delle migliori, se i governi non dovessero prestare attenzione alla nostra situazione specifica, alcuni di noi saranno costretti a chiudere. A questo proposito chiediamo particolare attenzione e evitare a tutti i costi la chiusura della strada regionale per qualsiasi manifestazione sportiva durante la stagione estiva, come la tappa della gara ciclistica denominata “Gran Fondo”. Dovesse ripetersi la situazione dello scorso anno saremo pronti a boicottare l’evento con tutti mezzi in nostro potere.
Ascoltando le esigenze della “sua gente “ che quotidianamente dialoga con noi ,anche a distanza, riteniamo che una maggiore e costante vicinanza alle persone, come in questi tempi succede in molti piccoli comuni da parte dei loro primi cittadini, sarebbe un’iniezione benefica di speranza e di fiducia, ciò di cui tutti noi che siamo umani , prima di essere commercianti, professionisti, ristoratori abbiamo bisogno.
Il paese e gli operatori turistici hanno bisogno di voi per il presente e per il futuro poco roseo che li aspetta.
In un momento di così profondo smarrimento e di umana condivisione per l’emergenza che travolge l’intero Paese, é doveroso non sottovalutare ogni messaggio e ogni monito. Questo é quanto siamo a chiedere e a manifestare a Lei e all’intera Amministrazione di Pragelato.
Alcuni operatori di Pragelato
Puntuale la risposta del sindaco alle osservazioni dei commercianti

Comunicato stampa

“Abbiamo ricevuto una lettera, non firmata da nessuno se non da un gruppo di ‘operatori’ di Pragelato che lamentano una presunta ‘assenza’ dell’Amministrazione in questa drammatica emergenza sanitaria che ci colpisce tutti. Non è il tempo delle polemiche, come ovvio e scontato, soprattutto quando provengono da documenti che non sono firmati. Ma intendiamo, comunque sia, dare una prima risposta.

Proviamo a rispondere sinteticamente nel merito.

  1. 1)  Attraverso una indispensabile e necessaria azione mediatica, abbiamo diffuso nelle ultime settimane una serie di decisioni e di scelte dell’Amministrazione Comunale che hanno avuto l’effetto concreto, da noi auspicato e perseguito sin dall’inizio di questa emergenza sanitaria, di frenare e contenere il più possibile gli arrivi a Pragelato. Soprattutto dei non residenti per motivazioni che proprio oggi ricordano ancora e ripetutamente le varie ordinanze del Governo e della Regione Piemonte. Per non parlare dei richiami di tutta l’informazione italiana. Scelte che ci sono state ripetutamente, e giustamente, richieste da moltissimi cittadini di Pragelato. E possiamo dire, oggi, che questa azione di sensibilizzazione e di decisioni ha prodotto risultati concreti e tangibili per la comunità di Pragelato. Obiettivi che, ci pare di capire dagli estensori della lettera, non sono stati condivisi perchè, si sostiene, che tutto ciò che è riconducibile al tema delicato dei controlli e degli spostamenti è sufficiente il buon senso dei cittadini per garantirlo. Noi, al contrario, riteniamo che i controlli e gli spostamenti verso Pragelato vengono fatti solo se ci sono delle regole che li disciplinano. E, non a caso, a Pragelato si vedono i risultati concreti.
  2. 2)  Si dice che ogni scelta che abbiamo fatto non è stata preceduta da incontri, peraltro vietati per legge, come tutti sanno. Noi le scelte e le decisioni le abbiamo fatte dopo una serie di contatti e, soprattutto, di richieste e di sollecitazioni che provenivano giustamente dai cittadini. Purtroppo senza una consultazione pubblica, che oggi non è prevista. E, guarda caso, sono state scelte e decisioni – del resto avanzate da moltissimi comuni – che poi sono diventate di pubblico dominio perchè normate dagli organismi istituzionali superiori e che erano già al centro del dibattito pubblico regionale e nazionale. Non ci sono mai state scelte ‘ex cathedra’. Che poi a qualcuno, non sappiamo però a chi, non piaccia il metodo di rendere immediatamente pubblico ciò che decide l’Amministrazione è una quest’azione di diversità sul metodo. A noi piace la trasparenza e la franchezza, da sempre.
  3. 3)  È curiosa la polemica pretestuosa – ripetiamo, inopportuna e fuori luogo in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo – sulla necessità di non indebolire la vocazione turistica di Pragelato. O meglio, se abbiamo ben compreso, che la scelta di restringere il più possibile gli arrivi in questa fase possa compromettere il futuro turistico di Pragelato. Ma chi pensa una cosa del genere? Un mistero. In tutte le nostre decisioni abbiamo sempre sottolineato che non c’è alcun intento punitivo o discriminatorio. Anzi, al contrario, era sempre e solo dettato da ragioni legate alla salvaguardia della salute. A cominciare dai cittadini di Pragelato. Al riguardo, a avremo modo, come ovvio e giustamente, di affrontare come Unione Montana Via Lattea, di come rilanciare e incrementare l’intero comprensorio territoriale e tenendo conto della specificità di questo territorio e della sua vocazione principale. Ma fare un processo alle intenzioni, soprattutto oggi, ci pare curioso e del tutto fuori luogo.
  4. 4)  In ultimo, e con amicizia, non sappiamo cosa significa ‘vicinanza alle persone’. Noi la vicinanza alle persone, in questa fase drammatica e con le regole che ci sono in Italia – che forse sfuggono agli estensori di questa lettera – la interpretiamo così. Assumere decisioni e intraprendere scelte che cercano di cogliere le indicazioni che provengono dagli organismi istituzionali superiori da un lato e, soprattutto, di tutelare il più possibile la salute e la sicurezza della nostra comunità dall’altro. Ascoltando, lo ripetiamo ancora una volta, le sollecitazioni giuste e e importanti che ci arrivano dai cittadini. Obiettivo, oggi, prioritario. Anche perchè, prima di questa drammatica emergenza sanitaria, abbiamo organizzato una gamma di incontri pubblici al punto da essere – forse anche giustamente – redarguiti per l’eccessivo attivismo… Anche quando gli incontri pubblici erano frequentati da pochissime persone, come quello organizzato con gli esercenti commerciali. Comunque sia, l’Amministrazione Comunale di Pragelato è sempre disponibile al dialogo e al confronto. Purchè sia tra persone e non dietro sigle misteriose e, soprattutto, sui contenuti. Come abbiamo fatto dal primo giorno del nostro insediamento.PragelatoL’amministrazione Comunale

    22 3 2020 

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