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La posizione della Regione lascia poche speranze al ritorno del treno fra Pinerolo e Torre Pellice

I lavori di smantellamento eseguiti a Bricherasio

I lavori di smantellamento eseguiti a Bricherasio

A sollecitare un risposta sull’annosa questione della tratta ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, è stata la consigliera regionale del Pd Monica Canalis che ha presentato un’interrogazione alla quale ha risposto l’assessore ai trasporti Marco Gabusi.

Una risposta che lascia poche speranze al ritorno del treno, questa la posizione della Regione:

“Nel corso della procedura per  l’affidamento  del Servizio Ferroviario Metropolitano SFM,  l’Agenzia della mobilità piemontese, nell’ambito della  libertà  di  proposta  progettuale lasciata agli Operatori Economici interessati, aveva fornito una  serie  di  indicazioni  di  possibili  ambiti  di  miglioramento  del  servizio, quelli, cioè, che vengono definiti le ‘possibili migliorie’. Tra  questi  era  anche  indicata la riattivazione del servizio nella tratta Pinerolo‐Torre Pellice sospesa nel 2012. Nella  propria  offerta,  Trenitalia  ha  previsto  la  riattivazione  dei  servizi  ferroviari  da  Pinerolo a Torre Pellice con un treno ogni due ore per un totale di 14 treni al giorno.  Gli  scenari  previsti  nell’offerta,  recepiti  nell’allegato  1  del  Contratto  di  Servizio,  non  sono  vincolanti  e  costituiscono  il  quadro  di  riferimento  su  cui  impostare  l’evoluzione  del  servizio. Infatti l’Ente Concedente (Agenzia della Mobilità Piemontese), come prevede l’articolo 5, può richiedere variazioni sul Programma  di  Esercizio,  cioè  sulla  definizione  degli  orari  e  della  periodicità  dei  treni.  L’Operatore Economico (Trenitalia) è tenuto a recepire le variazioni richieste, fatta salva la capacità della rete e la disponibilità delle tracce, previa verifica congiunta tecnica ed economica  (articolo 5.3). Le variazioni del Programma di esercizio avvengono in occasione dei cambi orario di giugno e dicembre secondo le tempistiche.

Come previsto dall’articolo 41 del Contratto di Servizio, sulla base del Programma di Esercizio approvato per l’anno di competenza viene determinata e calcolata annualmente la compensazione complessiva.

In questo scenario normativo va ricordato che in quell’offerta è allegato anche il costo per svolgere il servizio e si tratta di un costo che non viene svolto gratuitamente da Trenitalia sul pacchetto complessivo. È un costo che, spalmato sui 365 giorni dell’anno, supera il milione di euro: sappiamo bene che in questa situazione di contratto per il trasporto pubblico questa somma non è nella disponibilità della Regione Piemonte. Non dobbiamo inoltre dimenticarci che c’è un convitato di pietra che è la linea ferroviaria stessa, con i suoi importanti problemi strutturali da sistemare e con i suoi passaggi a livello su cui dover intervenire presenti sulla linea ogni 400 metri circa su 16 chilometri.

Questo ragionamento vale non solo per la Pinerolo-Torre Pellice, ma anche per altri casi come la Torino-Ceres che non può essere operata da Trenitalia in quanto non interconnessa alla rete fino a gennaio 2023 e che non sarà esercita fino a quando non ci sarà la disponibilità completa della tratta e non verrà pagata.”

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