Marcello Manassero non ha dubbi quando afferma: « La Croce verde di Pinerolo è la mia seconda famiglia, sono entrato quando avevo solo 16 anni» . E lui a questa famiglia parallela ha donato 65 anni di volontariato come soccorritore, con orgoglio indossa la tuta arancione e se oggi per limiti d’età, ha compiuto 80 anni, non può più guidare le ambulanze, si mette al volante dei mezzi che trasportano sangue, medicinali e anche gli organi. Questa mattina, domenica 2 febbraio, i colleghi hanno voluto far sentire tutta la loro stima e affetto, un brindisi e una targa per chi crede nei valori racchiusi nel volontariato.
Andrea Bonizzoli, vice presidente della locale sezione della Croce verde, nel consegnargli un attestato di riconoscenza, dice: « Marcello è un esempio da seguire per tutti i giovani che prestano la loro opera nella Croce verde. Un persona riservata ma nello stesso tempo capace di far sentire la sua presenza tutte le volte che qualcuno ha bisogno d’aiuto».
La dedizione di un volontario rappresenta un atto di altruismo puro, in cui il tempo e le energie vengono messe a disposizione della comunità senza aspettative di ricompensa. Questo gesto di generosità non solo aiuta chi è in difficoltà, ma crea anche un senso di solidarietà e connessione tra le persone. Il volontario ogni giorno arricchisce il suo bagaglio morale perché promuove un forte senso di responsabilità sociale. Il lavoro dei volontari della Croce verde è anche un esempio di resilienza e impegno. Affrontano sfide e situazioni difficili. Con coraggio, dimostrando che la comunità può contare su di loro nei momenti critici.
E tale proposito Bonizzoli aggiunge: «A differenza di quanto può a volte accadere nelle grandi città, qui il senso di riconoscenza è sempre presente e questo crea legami più forti tra i membri della nostra comunità» . Manassero è commosso da tanto affetto, ringrazia e si congeda dicendo: «Spero che la salute mi assista perché qui posso ancora dare molto» .
