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Il Punto su: “La lite giudiziaria fra pastori e Comune”.Il Comune di Bobbio Pellice adotta la linea del buon senso e riconosce il diritto di proprietà delle baite ai margari.

baita 1 Le antiche baite degli alpeggi di Bobbio Pellice, costruite alle fine del 1800, ripari per i magari che in estate portano le mandrie in montagna, diventano di proprietà di chi in questi anni le ha occupate.

A deciderlo è stata una sentenza del tribunale di Torino che pone fine a una lunga questione che vedeva da un lato i pastori, che vantavano il diritto di possesso, e dall’altro il Comune che, dovendo accatastare gli immobili che sorgono sul suolo comunale, avanzava il diritto di proprietà.

 

 

Una questione complessa e a far pendere l’ago della bilancia verso la tesi dei magari è stato il registro comunale di Alpeggi e Baracche istituito nel 1992 e nel quale venivano annotati tutti i nomi dei pastori che avevano chiesto di utilizzare le baite (a fronte del pagamento di una tassa per l’utilizzo del terreno) e che negli anni le hanno anche ristrutturate, trasformandole in piccoli chalet con i tetti in pietra, le porte in legno e ingentilite dalle tendine e dai fiori alle finestre.

La sindaca, Patrizia Geymonat, avrebbe voluto salvaguardare un bene pubblico e trovare una formula di concessione che potesse trovare i consensi dei margari.

L’accordo non si è trovato e la vicenda è finita in tribunale.

Ma alla fine, anche su consiglio del legale del Comune, Bruno Sarzotti, ha optato per una scelta di buon senso, infatti per fare appello alla sentenza si sarebbe dovuto spendere 18 mila euro per ogni casa e visto che le baite sono circa 150, anche se alcune fanno capo allo stesso margaro, questa scelta avrebbe significato indebitare il Comune.

Così, seguendo una procedura notarile, le baite potranno rimanere ai pastori che sono iscritti nel registro comunale.

Precisa l’avvocato di Pinerolo, Giovanni Buzzanga, legale dei margari: “Il giudice ha dato ragione ai pastori in quanto ha stabilito che non ci si trovava davanti ad una concessione amministrativa ma ad un vero e proprio diritto di superficie su suolo comunale”.

Gli alpeggi non vengono messi in discussione e rimangono di proprietà del Comune.

A.G.

 

 

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