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Il Papa dopo l’Angelus rilancia le preoccupazioni di monsignor Debernardi, vescovo emerito di Pinerolo, per le sorti del Burkina Faso.

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Ieri mattina dalla finestra del palazzo Apostolico, il Papa al termine dell’Angelus ha sottolineato la sua preoccupazione per le sorti del Burkina Faso.

Nei giorni scorsi un attentato, rivendicato dall’Isis, ha causato la morte di una cinquantina di soldati. La reazione del governo è stata una controffensiva aerea nella quale sono morti 160 terroristi.

In quest’angolo dell’Africa opera come missionario il vescovo emerito di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi che più volte ha lanciato appelli per ricordare il dramma che sta vivendo questo popolo.

Ieri monsignor  Debernardi  ha voluto ringraziare il pontefice e ha scritto: « «La voce del Papa (l’unica che, di tanto in tanto, si ricorda di dire al mondo la tragedia del Burkina) anche oggi ha richiamato il dramma sanguinante di questo Paese a causa del terrorismo. Nell’arco di cinque giorni sono stati uccisi 177 soldati; numerosi villaggi (soprattutto del nord) hanno ricevuto l’ordine di evacuare, pena l’uccisione delle persone e la distruzione dei villaggi».

E poi ricorda che sono in pericolo anche i bianchi: «Tutti i giorni si registrano attacchi in ogni angolo del Paese, anche oggi il Ministero degli esteri francese ha invitato i cittadini francesi a non muoversi, ad essere attenti negli spostamenti e soprattutto a tenersi lontani da assembramenti di contestazione contro la Francia. Questo vale anche per le persone di pelle bianca perché possono essere interpretate come di nazionalità francese».

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