Ieri sera per tre ore Pierangelo Romagnollo, l’ottantenne che ha ucciso con un colpo di spranga il figlio adottivo di 40anni, ha risposto alle domande del pubblico ministero Paolo Del Grosso. Difeso dall’avvocato Mimmo Verrastro ha confermato la tesi che aveva fornito ai carabinieri
“E’ stato il figlio ad impugnare quel tubo di ferro e io sono riuscito a toglierlo dalle mani” poi l’avrebbe colpito due volte alla testa.
Il movente sembra riconducibile all’ennesima lite legata questa volta al fatto che il giovane si era assentato da alcuni giorni dal posto di lavoro. Era un tecnico specializzato nelle caldaie e lavorava alla Combustoil.
Pierangelo Romagnollo è stato arrestato con l’accusa di omicidio.