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Il 10 marzo è la giornata mondiale del rene

rene08-03-2016 – 11:35 -  Il 10 marzo è la giornata Mondiale del rene:  una ricorrenza promossa ormai da 11 anni   dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) e dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR), allo scopo di diffondere nella popolazione, nei medici e negli amministratori la consapevolezza che le malattie renali sono diffuse, pericolose, prevenibili e trattabili.

L’ASLTO3 aderisce attivamente  all’iniziativa : il Servizio di Nefrologia e Dialisi di Rivoli e Pinerolo ( diretto dal Dr. Marco Saltarelli) , in collaborazione con i Laboratori Analisi, metterà a disposizione del pubblico nefrologi e infermieri di dialisi per la misurazione della pressione arteriosa, l’esame delle urine e per la dispensa di materiale informativo.

L’appuntamento è  per giovedì 10 marzo dalle ore 09:00 alle ore 12:00 presso l’atrio d’ingresso della S.C. Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Rivoli e presso il Bancone d’accoglienza del Piano Rialzato dell’Ospedale di Pinerolo.

La giornata focalizza l’importanza della prevenzione : gran parte delle malattie renali si possono infatti comportare come “killer silenziosi”: operano indisturbati, senza sintomi, per anni, e quando i loro effetti si rivelano, può essere tardi per correre ai ripari.

Ecco perché è fondamentale prevenire l’insufficienza renale cronica e ridurre il rischio cardiovascolare che aumenta sensibilmente già in presenza di un’insufficienza renale lieve.

Le persone affette da obesità, diabete e ipertensione, patologie sempre più frequenti della società industrializzata, sono quelle a più alto rischio di sviluppare una nefropatia e il loro numero è impressionante: 15 milioni gli ipertesi, 5 milioni i diabetici e 10 milioni gli obesi; il 10% di queste persone è affetto da una malattia renale misconosciuta e ancora potenzialmente curabile.  Se la diagnosi è precoce, le cure possono essere molto efficaci e l’evoluzione della malattia renale può essere rallentata.

Un semplice esame delle urine e un controllo della misurazione della pressione arteriosa consentono di sospettare l’esistenza di una malattia renale, ma purtroppo la normalità dei risultati non basta ad escluderlo in modo categorico. E’ necessario dunque identificare le persone a rischio di sviluppare una nefropatia per sottoporle a indagini più approfondite, come il controllo della creatininemia ed eventualmente l’ecografia.

 

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