28-05-2015-18:57- “L’incontro che ha richiesto Whirlpool a FIM-FIOM-UILM è un tavolo “separato e non concordato con il Governo. – dichiara Claudio Chiarle, Segretario dei metalmeccanici CISL Torinesi – Nell’ultimo incontro, al MISE, l’azienda ha precisato che “non ci saranno licenziamenti fino al 2018″, a condizione che siano concessi gli ammortizzatori sociali, e il Ministro Guidi ha ribadito la disponibilità del Governo a riconvocare le parti “anche immediatamente”, ma soltanto dopo che l’azienda abbia presentatonuove proposte “credibili e tangibili” che diano certezze ai lavoratori Whirlpool-Indesit” “Invece – prosegue Chiarle della FIM Torinese – l’azienda ha scelto di convocare le FIM-FIOM-UILM al di fuori del tavolo ministeriale, confermando il rifiuto a cambiare il Piano e offrendo solo soluzioni per i lavoratori come le dimissioni incentivate. Per questo motivo la FIM-CISL non andrà al tavolo aziendale, ribadendo che se hanno una proposta, non fatta solo di cassa integrazione e licenziamenti, venga esposto al tavolo del MISE.” “La FIM di Torino e Canavese vuole discutere di come reindustrializzare l’area di None, così come sostenuto nel Consiglio Comunale di None, aperto alla cittadinanza, e per questo invito i Sindaci del territorio a fare pressioni sull’azienda e sui Sindacati che andranno a Firenze il 28 maggio a rivedere le loro posizioni. – e conclude Chiarle, Segretario FIM – Iniziare a confrontarsi sugli ammortizzatori sociali senza prima avere modificato il Piano dell’azienda rispetto alla chiusura degli stabilimenti con i licenziamenti annunciati è come accettare il loro Piano così come è stato esposto sin dall’inizio. Trattare con l’azienda fuori dal tavolo MISE equivale a discutere solo di cassa integrazione e licenziamenti, invece dobbiamo fare rispettare, a Whirpool, gli impegni presi da Indesit per il territorio del pinerolese”
Ufficio Stampa
FIM-CISL Torino e Canavese
