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Dichiarato lo stato d’agitazione all’Asl To 3. I sindacati chiedono nuovi contratti a tempo indeterminato

 

Pinerolo, agitazione sindacale

Pinerolo, agitazione sindacale

Le bandiere dei sindacati  appese ai cancelli dell’ospedale Agnelli di Pinerolo e all’ingresso degli uffici dell’Asl nei locali dell’ex Cottolengo indicano che è stato dichiarato lo stato di agitazione, un segnale di tensione legato ad una richiesta di nuove assunzioni. Mercoledì (22 gennaio) a Collegno si svolgerà l’incontro fra il direttore generale dell’Asl To 3 Flavio Boraso e le organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto un documento. Il problema viene sollevato dai sindacati: Cgil, Cisl, Nursing Up, Fsi, Usae e  Fsi Democratici.

 Nursind,e Uil, che condividono il documento, oggi però non hanno aderito allo stato d’agitazione in attesa dell’incontro di domani (mercoledì)

 

 

Riceviamo e pubblichiamo sia il comunicato delle organizzazioni sindacali sia la risposta dell’Asl To 3.

 

COMUNICATI STAMPA DEI SINDACATI

 

COMUNICATO STAMPA CISL

STATO D’AGITAZIONE LAVORATORI ASL TO3

 

In data odierna le principali organizzazioni sindacali dell’ASL TO3 hanno consegnato al Prefetto di Torino la dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda. La CISL FP, insieme a FP CGIL, Nursing Up, FSI USAE e FSI democratici, contestano alla Direzione Generale dell’ASL una politica aziendale troppo incentrata a proclami e dichiarazioni ai media e poco attenta ai problemi che i lavoratori ed i cittadini si trovano ad affrontare ogni giorno. In particolare le OO.SS. contestano i forti tagli alla spesa del personale, con una riduzione di 5 milioni nel 2016, che ad oggi si traduce nell’impossibilità di assumere più di 200 infermieri ed OSS. Altri risparmi sono stati fatti sulla pelle dei lavoratori non pagando le prestazioni straordinarie di chi, soprattutto di notte, ha lavorato in sala operatoria per i prelievi d’organi da destinare ai trapianti o, con abili stratagemmi, non consentendo di recuperare i ticket restaurant non utilizzati durante le giornate di lavoro.

È ancora, i sindacati contestano l’eccessiva esternalizzazione dei servizi e la carenza di posti letto. Nell’ASL TO3 c’è una media di 0,98 posti letto ogni 1000 abitanti, mentre, la media regionale è dell’1,6 e quella nazionale del 2,6. Tutto ciò è dovuto alle scelte della direzione che, ad oggi, si sono solo basate su aperture estemporanee di posti letto senza adeguare la dotazione del personale, con il conseguente grave intasamento dei pronto soccorso degli ospedali dell’ASL.

L’ASL TO3 è l’unica azienda sanitaria torinese a non aver attivato alcun concorso – dichiara Mario Caserta della CISL FP Torino e Canavese – e non si è preoccupata di sostituire i 173 lavoratori interinali. Nel 2014 non c’erano interinali, nel 2016 è stato espletato un concorso per infermieri con una graduatoria stranamente molto corta, e ad oggi l’azienda è piena di personale precario che ha scarse tutele sindacali e costa più del personale assunto. Se a ciò si aggiunge la mancanza di 200 infermieri ed OSS questo determina la nostra rabbia, senza considerare che se si verificasse un’emergenza, come quella influenzale, i nostri ospedali potrebbero trovarsi in ginocchio.”

 

COMUNICATO STAMPA NURSIND ASLTO3

ASSUNZIONI ASLTO3: STOP AL LAVORO PRECARIO!

SI BANDISCANO CONCORSI.

NURSIND CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL DIRETTORE GENERALE

Il Nursind il sindacato delle professioni infermieristiche, ha richiesto ed ottenuto un incontro con i vertici dell’ASLTO3 del Dott. Flavio Boraso, in merito al piano assunzioni personale anno 2019. Sono anni che ormai denunciamo i tagli portati avanti dalla Regione Piemonte e proprio a Dicembre 2018, siamo stati in Prefettura per chiedere nuovamente di garantire maggiore possibilità di assunzioni alle Aziende -dichiara il Segretario Territoriale Giuseppe Summa. Ed è anche grazie alla protesta del Nursind se aziende come l’ASLTO3, hanno avuto a disposizione per le assunzioni nell’anno 2018, due (2) milioni di euro in più rispetto al 2017, permettendo di poter assumere 42 unità in più rispetto al fabbisogno programmato.

Ciò non significa che non siano presenti difficoltà, -continua Summa- anzi abbiamo chiesto proprio un incontro urgente, affinché l’azienda possa comunicarci il dato delle assunzioni anno 2019,visto che persistono comunque criticità assistenziali in alcuni servizi e considerato che il nostro obiettivo è quello che le Aziende possano raggiungere l’ottimale e sicuro rapporto numerico infermiere/paziente, previsto da studi internazionali.Il dato che però allarma di più il Nursind, è l’aumento del personale con contratto somministrazione lavoro (ex-interinali) oggi presente: parliamo di 88 infermieri e 77 OSS.

Ciò è dovuto in buona sostanza all’assenza di graduatorie concorsuali dell’ASLTO3. Infatti l’utilizzo di graduatorie di altre Aziende (vedi Città della Salute ad esempio), non sempre garantisce assunzioni in aziende estese come la TO3.

NURSIND SEGRETERIA di TORINO

Parliamo di un’Azienda con ospedali come quello di Susa e Pinerolo, in zone geograficamente non vicinissime a Torino città, come Rivoli.

La soluzione quindi? Per Nursind e Summa è chiara: il 23 Gennaio (giorno dell’incontro) chiederemo in primis di mettere fine all’eccessivo utilizzo di contratti precari, sostituendoli con assunzioni a tempo indeterminato. Qualora però, l’utilizzo da altre graduatorie (come la TO4 ad esempio) non dovesse portare ai risultati sperati, chiederemo di bandire un avviso di mobilità, affinché gli operatori residenti sul territorio dell’ASLTO3, ma dipendenti di altre Aziende, possano avvicinarsi verso le proprie case. Successivamente al bando di mobilità, chiederemo di avviare le procedure concorsuali . Altro punto fondamentale per Nursind, sarà la richiesta di potenziamento dell’ assistenza territoriale, visto l’aumento di anziani affetti da patologie croniche, anche in risposta al taglio dei posti letto portato avanti dalla Regione Piemonte. In ultimo, il 23 discuteremo anche del nuovo contratto aziendale unico dell’ASLTO3, dove saremo presenti con i nostri delegati aziendali, per dare il via all’iter del riconoscimento economico delle fasce ai dipendenti e per fermare l’applicazione di alcune clausole del nuovo contratto nazionale che Nursind non ha firmato e che potrebbe portare alla privazione di alcuni importanti diritti come quello della mensa.

 

COMUNICATO STAMPA DELL’ASLTO3

 

Con riferimento ad un comunicato stampa diramato da alcune  sigle sindacali del Comparto relativo alla dichiarazione dello stato di agitazione, rilevando innanzi tutto costernazione e sorpresa per le dichiarazioni rilasciate, in massima parte non rispondenti al piano di realtà aziendale,  si replica alle questioni sollevate come segue:

DIALOGO CON LE OO.SS. –Viene contestata dalle OOSS la carenza di dialogo tra Direzione Aziendale e Rappresentanti dei Lavoratori, particolare che risulta incomprensibile alla luce dei 19 incontri di trattativa svoltisi nel 2018, più svariati tavoli preparatori sempre nel corso dello stesso anno, che hanno portato peraltro ad accordi specifici come risulta dai Verbali depositati agli atti. In ultimo rispetto alle considerazioni di disagio presentate dai Sindacati in Stato di agitazione, il 16 gennaio scorso, in una nota di 6 pagine inviato alle OO.SS.,  erano state date in modo esaustivo ed analitico  le  risposte a tutti  i problemi sollevati. Nonostante tali riscontri si rileva ora una presa di posizione pressochè incomprensibile.

Ora, per brevità,  si rende quindi   necessario riportare in estrema sintesi ed in via esemplificativa  le risposte date.

TAGLI DI SPESA E MANCATE ASSUNZIONI – Non corrisponde al vero che i citati “tagli di spesa” (in realtà si tratta di economia di Bilancio) siano derivati dalle  mancate assunzioni; in Azienda  almeno 3 anni di spending review hanno consentito risparmi notevoli senza incidere sul personale nè sui servizi sanitari. Al contrario di quanto affermato  sono state  utilizzate praticamente tutte le possibilità di spesa per assunzioni: nel solo ultimo biennio sono state programmate ben  239 assunzioni con  108 nuovi dipendenti già assunti e gli altri in corso di assunzione.

PRECARIZZAZIONE RAPPORTI DI LAVORO – L’utilizzo degli interinali – Contratto di somministrazione lavoro – peraltro spesso richiesto dalle stesse OO.SS. è pari a 173 unità, un sacrificio economico che è stato fatto per mantenere aperti i servizi e per consentire la sostenibilità dei medesimi : ma anche in questo caso la volontà della Direzione aziendale è esattamente  al contrario di quanto è stato affermato dalle OOSS:  si punta infatti  al superamento  dei contratti interinali e non alla “precarizzazione dei rapporti di lavoro”. Infatti gli interinali diminuiranno in relazione alle progressive assunzioni possibili. Tant’è che dopo le mobilità già effettuate di Ostetriche, Infermieri, Tecnici della Prevenzione sono stati comunicati alle OO.SS. gli avvii di concorsi pubblici per Tecnico di radiologia – I semestre 2019 – e Infermieri – II semestre 2019-.

CARENZA INFERMIERI E ALTRE PROFESSIONALITA – In particolare sugli infermieri  non è assolutamente vero che sia  stata sottovalutata la carenza in quanto, appena esaurita la graduatoria dell’ASL TO3, – ultimo scorrimento 11/9/2018 – si è subito attinto dalle graduatorie vigenti nell’ASL TO4 e Citta della Salute. Al riguardo delle dotazioni organiche, il 10 gennaio scorso le  OO.SS. sono state convocate per il prossimo 23 gennaio  per un incontro specifico sul piano assunzioni 2019 . In tale piano, come peraltro in quello attualmente in corso,  sono previste assunzioni mirate alle figure professionali più in sofferenza, con copertura del turn over ed implementazione di figure in aree strategiche.

Al 31 dicembre scorso il saldo di unità di personale del comparto, tra assunzioni e contratti interinali, risultava essere di +42 Unità rispetto a quello delle assunzioni programmate.

Analoga situazione di puntuale copertura delle carenze è avvenuta anche per il Personale medico, fermo restando per alcune specialità (es. anestesisti ed urgentisti) e per alcune sedi disagiate (es. Susa) la difficoltà, peraltro presente in tutta Italia, a reperire personale dipendente, comunque sempre vicariato con forme alternative alla dipendenza.

Questo discorso vale anche per la Medicina di Susa (organico previsto 1 Direttore + 4 medici), dove ai Medici dipendenti sono attualmente affiancati, in numero sufficiente, liberi professionisti per svolgere tutte le funzioni previste.

CARENZA POSTI LETTO - La DGR 1-600 del 19/11/2014, definisce dettagliatamente il fabbisogno regionale di Posti letto di acuzie e postacuzie e la loro distribuzione sul territorio. A pag.37 del documento allegato alla DGR citata è riportata la tabella di dettaglio.

Per l’area Torino Ovest i PL assegnati agli erogatori pubblici sono i seguenti:

 

La recente deliberazione del Direttore Generale n.841 del 28/12/2018, di ricognizione dei PL dell’ASLTO3, evidenzia che i PL al 01/01/2019 sono 594 (esclusi Nido e Libera professione) di cui 544 di acuzie e 50 di postacuzie; 90 in più rispetto a quanto previsto dalla DGR 1-600.

Tali dati evidenziano, pertanto, una dotazione complessiva di posti letto ampiamente coerente con il fabbisogno della popolazione di riferimento.

UTILIZZO INVESTIMENTI

L’impiego per investimenti degli utili di Esercizio, rispetto ai Bilanci 2016 e 2017, approvati dalla Regione Piemonte, ammonta a circa 15 milioni. Gli stessi sono stati utilizzati per investimenti in apparecchiature, rifacimento strutture ed adeguamento norme anti-incendio e antisismiche, come da deliberazione di programmazione disponibile agli atti.

Per quanto riguarda i fondi relativi all’utile 2017 si è in attesa dell’ultima autorizzazione degli stessi da parte della Regione.

Tali fondi per acquisti e manutenzioni si aggiungono a quelli in autofinanziamento derivanti dal Bilancio di esercizio annuale che ha permesso in gran parte di superare la drammatica vetustà delle apparecchiature in uso e la ristrutturazione di quasi tutte le sedi aziendali presenti sul territorio.

PRESENZIALISMO MEDIATICO AZIENDA – Ognuna delle questioni sollevate è stata sempre oggetto di una costante attività di comunicazione non solo alle OO.SS. ed ai dipendenti, ma anche all’ esterno , sia per informazione sia per trasparenza, cosa che viene impropriamente  indicata come eccesso di presenzialismo, mentre in passato al contrario  giungevano  lamentele  per la scarsità delle comunicazioni diramate.

In conclusione appare inspiegabile che venga proclamato uno stato di agitazione da alcune sigle, proprio su temi sui quali si è lavorato in modo pressante e con risultati del tutto oggettivi ed evidenti.

Vorremmo in ultimo rassicurare circa la capacità della Direzione Generale di leggere lucidamente la situazione, dal momento in cui, puntualmente, ogni giorno vengono date risposte ai bisogni presentati, seguite, altrettanto puntualmente, alla programmazione delle azioni amministrative previste con trasparenza ed incisività.

 

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