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Dalla Regione un giro di vite per il pellet scadente che inquina l’ambiente

foto di repertorio

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Al lavoro una una task force con 10 squadre in campo per passare al setaccio i materiali combustibili in vendita utilizzati per il riscaldamento, individuare ed eliminare dal mercato il pellet non a norma e di scarsa qualità, fonte di inquinamento atmosferico. È attiva da oggi grazie a una sinergia fra Regione Piemonte, Arpa e Carabinieri del Nucleo forestale, protagonisti di una operazione congiunta, presentata in conferenza stampa a Torino dagli assessori regionali all’Ambiente Matteo Marnati e allo Sviluppo della montagna, Fabio Carosso.

La combustione di pellet di scarsa qualità o illegale può portare ad un aumento delle emissioni di PM10 e di Ossidi di azoto fino al 50% superiori rispetto alla combustione di materiali apparentemente identici ma di fascia più alta. Sono questi i motivi dell’operazione congiunta tra tecnici dell’Arpa e Carabinieri del Nucleo Forestale per intensificare l’attività di controllo e campionamento del pellet destinato al riscaldamento. Le operazioni sono eseguite da dieci squadre formate da personale Arpa e Carabinieri del Nucleo forestale che preleveranno campioni sottoposti ad analisi per stabilire la classificazione secondo quanto previsto dalla normativa.

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