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La soprintendenza: “Coprite il follone del Turk”, il tetto è stato distrutto da un incendio

TURK 2 - Copia

 

 

 

E’ una storia infinita quella del Turk e se da un lato il fatto che le draghe abbiano liberato dai rovi l’antica fabbrica dei pizzi e merletti, chiusa da anni e diventata rifugio di chi non ha una casa, dall’altro da quando nel febbraio del 2013 un rogo aveva fatto crollare il tetto del follone ad oggi non si è fatto nessun intervento per evitare uluteriore danni ad un immobile che è sottopposto a dei vincoli. Il follone è quella zona che viene destinata alla lavorazione della lana, definita come follatura. In quell’area venivano collocati dei sistemi con dei martelli (si chiamavano gualchiera) che comprimevano in tutti i sensi il tessuto, quello di Pinerolo ha origini antichissime. Ora dopo che il consigliere Dario Mongiello (Pinerolo trasparente) ha segnalato alla soprintendenza il problema è arrivata una Pec ai proprietari e al Comune nella quale si inviata mettere una copertura al follone.

Ora dopo che il consigliere Dario Mongiello (Pinerolo trasparente) ha segnalato alla soprintendenza il problema è arrivata una Pec ai propietari e al Comune nella quale si inviata mettere una copertura al follone. 

Questo il testo della lettera inviata dalla Soprintendenza:

Verificato nel corso di successivo sopralluogo effettuato dall’esterno da parte del funzionario incaricato dell’istruttoria l’effettivo rischio a cui il bene continua ad essere sottoposto alla data attuale per l’effetto devastante delle intemperie e rilevato che tale situazione rischia di determinare la rovina del bene, anche in considerazione dell’impossibilità di prevedere l’effettiva tempistica e comunque tempi rapidi per l’esecuzione dei lavori di recupero dell’immobile che si stimano avverranno in concomitanza con gli altri interventi relativi al Piano Esecutivo Convenzionato in area RU 5.1 sub a del piano regolatore generale nel quale il Turk é inserito, questa Soprintendenza per quanto di competenza ed ai sensi della normativa vigente, richiama la proprietà al rispetto degli obblighi conservativi di cui all’art.30 comma 3 del D.Lgs 42/2004 invitando a provvedere con sollecitudine alla messa in sicurezza ed alla protezione degli elementi materiali del bene attraverso coperture in teli o lamiera o altri elementi provvisionali utili a garantire l’idonea conservazione del bene fino alla esecuzione dei futuri interventi di recupero. Questo Ufficio resta in attesa di sollecita risposta alla presente con richiesta di relazionare in merito e resta a disposizione per eventuali sopralluoghi congiunti e per condividere in via preventiva le relative proposte che dovranno essere autorizzate ai sensi dell’art.27 del D.Lgs 42/2004, segnalando sin d’ora che in caso di mancato riscontro sarà necessario attivare la procedura degli interventi conservativi imposti ai sensi dell’artt.32-33 del citato decreto”.

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